I disordini di New York del 1863
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PIERPAOLO
Benjamin F. Cheatham
forrest
George H. Thomas
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Re: I disordini di New York del 1863
Si, questo era anche prima della guerra...paradossalmente, lo schiavismo sudista non coincideva con il razzismo.
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Re: I disordini di New York del 1863
Lloyd J. Beall ha scritto:Si, questo era anche prima della guerra...paradossalmente, lo schiavismo sudista non coincideva con il razzismo.
Molte delle menti più illuminate del Sud e molti degli stessi generali confederati ritenevano lo schiavismo una faccenda ingiusta ma che avevano ereditato dalla situazione precedente e di cui non potevano liberarsi molto facilmente.
Purtroppo, quando il conflitto (con fondamenti economici e politici) tra gli stati del Nord e del Sud entrò nella fase acuta, i politici meridionali fecero quadrato e sventatamente il loro arroccarsi sullo schiavismo temendo che la sua scomparsa li avrebbe condannati lo trasformò nel pretesto che sarebbe stato scritto sui libri di storia come causa della guerra civile.
George H. Thomas- Tenente-generale
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Re: I disordini di New York del 1863
George H. Thomas ha scritto:Lloyd J. Beall ha scritto:Si, questo era anche prima della guerra...paradossalmente, lo schiavismo sudista non coincideva con il razzismo.
Molte delle menti più illuminate del Sud e molti degli stessi generali confederati ritenevano lo schiavismo una faccenda ingiusta ma che avevano ereditato dalla situazione precedente e di cui non potevano liberarsi molto facilmente.
Purtroppo, quando il conflitto (con fondamenti economici e politici) tra gli stati del Nord e del Sud entrò nella fase acuta, i politici meridionali fecero quadrato e sventatamente il loro arroccarsi sullo schiavismo temendo che la sua scomparsa li avrebbe condannati lo trasformò nel pretesto che sarebbe stato scritto sui libri di storia come causa della guerra civile.
Più che vero; questo fece si che l'Unione avesse, a posteriori, una giustificazione morale al suo operato.
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Re: I disordini di New York del 1863
Ho letto un'articolo, in questo sito, che tra le altre cose (oltre a dire che Gangs of New York presenta la realtà di New York in modo inesatto e un pò peggiore di quella che è la realtà), nel film i disordini vengono presentati in maniera inesatta e troppo violenta : gran parte dei feriti apparentemente lo era per colpi di arma da fuoco, nei Five Points stessi non ci furono disordini che invece erano altrove, e il bombardamento navale non ci fu per niente. In conclusione, l'articolo afferma che il film gonfia un pò troppo le cose, pur essendo niente affatto male.
George H. Thomas- Tenente-generale
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Re: I disordini di New York del 1863
Perdonate, ma sul meno cruento non sono d'accordo; per fortuna che non hanno mostrato il tentativo della folla di linciare 227 bambini di colore, la lapidazione di alcuni uomini di colore, l'impiccagione di molti altri ai pali della luce, le mutilazion isessuali e via dicendo. Il conto di 120 mortinon tiene certamente conto di tutte le fosse comuni che i repubblicani ed i "democratici di guerra" favorirono al fine da minimizzare l'accaduto e non far aumentare il dissenso di New York contro Lincon.
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Re: I disordini di New York del 1863
Lloyd J. Beall ha scritto:Perdonate, ma sul meno cruento non sono d'accordo; per fortuna che non hanno mostrato il tentativo della folla di linciare 227 bambini di colore, la lapidazione di alcuni uomini di colore, l'impiccagione di molti altri ai pali della luce, le mutilazion isessuali e via dicendo. Il conto di 120 mortinon tiene certamente conto di tutte le fosse comuni che i repubblicani ed i "democratici di guerra" favorirono al fine da minimizzare l'accaduto e non far aumentare il dissenso di New York contro Lincon.
Le informazioni sui linciaggi e sulle orrende violenze sono assolutamente esatte. Tuttavia credo che l'autore dell'articolo abbia semplicemente fatto notare che le violenze vengono descritte in maniera inesatta : per esempio, fa notare che stando alle fonti storiche i feriti da armi bianche furono una minoranza, e molti di più furono i feriti o uccisi da colpi di arma da fuoco. Il bombardamento navale a quanto pare non avvenne.
Lo stato di New York malgrado le tensioni ci fossero e indubbiamente qualcuno tentasse di nasconderle o sopirle continuò a dare uomini e risorse alla causa unionista. Il suo contributo nella guerra fu davvero notevole.
George H. Thomas- Tenente-generale
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Re: I disordini di New York del 1863
Il contributo fu notevole soprattutto tra i morti di fame che non potevano permettersi di dire di no. La storia che ha presentato il regista, in sé, importa poco a fronte del fatto che è verissimo che ogni afro-americano di Nuova York fu preso di mira per essere linciato e che non furono poche le famiglie che decisero di emigrare definitivamente dallo stato. Nuova York,fu lo stato che diede più soldati al grande esercito della repubblica, ma non dimentichiamo che dei 400.00 cittadini dello stato che combatterono nelle fila unioniste, almeno 50.000 erano irlandesi volontari più di nome che di fatto. Non dimentichiamoci di quanto lo stato fu penalizzato dalla cessazione del commercio con gli stati del sud, che fu lo stato che economicamente dovette sostenere le spese e gli oneri più grandi e che,seppur la dirigenza di Albany fosse unionista al mille per mille, per le strade la situazione non era tanto definita e che alla fine degli scontri, l'esercito dell'Unione prevalette perchè dalle file degli insorti vi fu la defezione dei tedeschi e che dopo per mantenere l'ordine la città dovette essere occupata al pari di una delle città del Sud.
Ultima modifica di Lloyd J. Beall il Ven 22 Nov 2013 - 15:44 - modificato 1 volta.
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Re: I disordini di New York del 1863
Ho trovato un'elenco delle truppe impiegare per reprimere le agitazioni. Sotto il comando dell'anziano generale John E. Wool (quindi prossimo al ritiro e con poche preoccupazioni riguardo alla carriera) vi erano :
1) Provenienti dall'Armata del Potomac, il 152nd New York Volunteers, il 26th Michigan Volunteers e il 30th Indiana Volunteers;
2) Altre truppe, come il 7th New York State Militia (da Frederick), il 74th e il 65th New York State Militia (non inquadrati nell'esercito federale ma inviati dal governatore), e una sezione della 20th Indipendent Battery, New York Volunteer Artillery.
Per chi fosse interessato, qui ci sono i rapporti e i dispacci inviati da Wool durante le operazioni.
George H. Thomas
1) Provenienti dall'Armata del Potomac, il 152nd New York Volunteers, il 26th Michigan Volunteers e il 30th Indiana Volunteers;
2) Altre truppe, come il 7th New York State Militia (da Frederick), il 74th e il 65th New York State Militia (non inquadrati nell'esercito federale ma inviati dal governatore), e una sezione della 20th Indipendent Battery, New York Volunteer Artillery.
Per chi fosse interessato, qui ci sono i rapporti e i dispacci inviati da Wool durante le operazioni.
George H. Thomas
George H. Thomas- Tenente-generale
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Re: I disordini di New York del 1863
Sarebbe effettivamente molto interessante leggere quei dispacci. Giusto per vedere come si dovette occupare con la masisma decisione e senza alcun complimento una città "amica".
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Re: I disordini di New York del 1863
George H. Thomas ha scritto:Ho trovato un'elenco delle truppe impiegate per reprimere le agitazioni. Al comando dell'anziano generale John E. Wool :
1) Provenienti dall'Armata del Potomac, il 152nd New York Volunteers, il 26th Michigan Volunteers e il 30th Indiana Volunteers;
2) Altre truppe, come il 7th New York State Militia (da Frederick), il 74th e il 65th New York State Militia (non inquadrati nell'esercito federale ma inviati dal governatore), e una sezione della 20th Indipendent Battery, New York Volunteer Artillery.
George H. Thomas
Una fotografia del 7° reggimento della Milizia di New York, mentre aiuta a mantenere l'ordine in città a seguito dei disordini del 1863.
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Claudio
Benjamin F. Cheatham- Tenente-generale
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Re: I disordini di New York del 1863
Benjamin F. Cheatham ha scritto:Una fotografia del 7° reggimento della Milizia di New York, mentre aiuta a mantenere l'ordine in città a seguito dei disordini del 1863.George H. Thomas ha scritto:Ho trovato un'elenco delle truppe impiegate per reprimere le agitazioni. Al comando dell'anziano generale John E. Wool :
1) Provenienti dall'Armata del Potomac, il 152nd New York Volunteers, il 26th Michigan Volunteers e il 30th Indiana Volunteers;
2) Altre truppe, come il 7th New York State Militia (da Frederick), il 74th e il 65th New York State Militia (non inquadrati nell'esercito federale ma inviati dal governatore), e una sezione della 20th Indipendent Battery, New York Volunteer Artillery.
George H. Thomas
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Claudio
Foto interessante davvero che ci mostra appunto un reparto in assetto da guerra a dimostrazione che l'intera faccenda fu trattata completamente sotto un profilo militare.
Ospite- Ospite
Re: I disordini di New York del 1863
I fatti sono trattati anche nel romanzo storico Adam, o della guerra civile di Penn Warren.
Il protagonista appena sbarcato si trova in mezzo a tumulti così feroci da pensare che i Confederati abbiano attaccato New York!
Il romanzo e' del 1961, ergo lo spirito e' genuino e non contaminato da revisionismi o rivalutazioni contemporanee.
Il protagonista appena sbarcato si trova in mezzo a tumulti così feroci da pensare che i Confederati abbiano attaccato New York!
Il romanzo e' del 1961, ergo lo spirito e' genuino e non contaminato da revisionismi o rivalutazioni contemporanee.
Ashley Wilkes- Soldato
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