Schiavi nel nord
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Schiavi nel nord
Un argomento che non ho mai approfondito è: come fu affrontato il Proclama di emancipazione degli schiavi dai proprietari nordisti, come si comportarono? il proclama non toccava gli stati del nordisti, ma comunque avranno avuto qualche reazione. Qualcuno sa cosa successe e se successe qualche avvenimento di rilievo? accettarono di buon grado e liberarono gli schiavi alla fine del conflitto o prima?
Claudio
Claudio
Benjamin F. Cheatham- Tenente-generale
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Re: Schiavi nel nord
Gli schiavi residenti negli Stati rimasti nell'orbita unionista erano relativamente poco numerosi. Precisamente 400.000 circa contro i 3.520.000 degli Stati Confederati.
Da questa cartina si evidenzia meglio la situazione:
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Il Proclama preliminare di Lincoln del 22 settembre 1862, liberava in definitiva (a parte rare eccezioni), solo gli schiavi residenti negli Stati della Confederazione, e la cosa diede adito a maliziosi commenti da parte dei soliti critici scettici della cosa, mentre invece molti schiavi nel Sud colsero nel Proclama l'opportunità di riscatto della propria esistenza. Uno storico nero scrisse: "In un documento che proclama la libertà, i non liberi non si preoccupano di leggere tra le righe".
All'inizio del 1862, Lincoln chiese specificatamente agli Stati di confine schiavisti di studiare un piano di affrancamento graduale degli schiavi, con una forma di indennizzo finanziato dal governo federale ai padroni per la perdita subita, ma la cosa risultò inefficace. Solo il Distretto di Columbia accolse positivamente l'iniziativa. Per gli schiavi gradualmente liberati aveva pensato, considerando le fobie e l'avversione di parte della popolazione per i neri che vedevano in loro una concorrenza nel lavoro salariato, di appoggiare dei programmi che prevedevano il trasferimento degli ex schiavi in Centro America e Haiti. Ai neri la cosa non interessò in modo particolare e pertanto non se ne fece di nulla.
Comunque sia, il Missouri, il Maryland e il West Viginia, abolirono la schiavitù durante la guerra.
Gli schiavi negli Stati del Kentucky (65.000), Deleware (1.800) e New Jersey (18), (meno di quanti furono a inizio conflitto perchè molti, in particolare nel Kentucky -75%-, furono liberati o fuggirono durante la guerra), vennero definitivamente liberati il 6 dicembre 1865 con il 13° emendamento.
XIII emendamento
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Testo:
Sezione I
La schiavitù o altra forma di costrizione personale non potranno essere ammesse negli Stati Uniti, o in luogo alcuno soggetto alla loro giurisdizione, se non come punizione di un reato per il quale l'imputato sia stato dichiarato colpevole con la dovuta procedura.
Sezione II
Il congresso ha facoltà di porre in essere la legislazione opportuna per dare esecuzione a questo Articolo.
Tre Stati ratificarono l'emendamento solo molto in là nel tempo.
Delaware: 12 febbraio 1901
Kentucky: 18 marzo 1976
Mississippi: 16 marzo 1995
Meade
Da questa cartina si evidenzia meglio la situazione:
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Il Proclama preliminare di Lincoln del 22 settembre 1862, liberava in definitiva (a parte rare eccezioni), solo gli schiavi residenti negli Stati della Confederazione, e la cosa diede adito a maliziosi commenti da parte dei soliti critici scettici della cosa, mentre invece molti schiavi nel Sud colsero nel Proclama l'opportunità di riscatto della propria esistenza. Uno storico nero scrisse: "In un documento che proclama la libertà, i non liberi non si preoccupano di leggere tra le righe".
All'inizio del 1862, Lincoln chiese specificatamente agli Stati di confine schiavisti di studiare un piano di affrancamento graduale degli schiavi, con una forma di indennizzo finanziato dal governo federale ai padroni per la perdita subita, ma la cosa risultò inefficace. Solo il Distretto di Columbia accolse positivamente l'iniziativa. Per gli schiavi gradualmente liberati aveva pensato, considerando le fobie e l'avversione di parte della popolazione per i neri che vedevano in loro una concorrenza nel lavoro salariato, di appoggiare dei programmi che prevedevano il trasferimento degli ex schiavi in Centro America e Haiti. Ai neri la cosa non interessò in modo particolare e pertanto non se ne fece di nulla.
Comunque sia, il Missouri, il Maryland e il West Viginia, abolirono la schiavitù durante la guerra.
Gli schiavi negli Stati del Kentucky (65.000), Deleware (1.800) e New Jersey (18), (meno di quanti furono a inizio conflitto perchè molti, in particolare nel Kentucky -75%-, furono liberati o fuggirono durante la guerra), vennero definitivamente liberati il 6 dicembre 1865 con il 13° emendamento.
XIII emendamento
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Sezione I
La schiavitù o altra forma di costrizione personale non potranno essere ammesse negli Stati Uniti, o in luogo alcuno soggetto alla loro giurisdizione, se non come punizione di un reato per il quale l'imputato sia stato dichiarato colpevole con la dovuta procedura.
Sezione II
Il congresso ha facoltà di porre in essere la legislazione opportuna per dare esecuzione a questo Articolo.
Tre Stati ratificarono l'emendamento solo molto in là nel tempo.
Delaware: 12 febbraio 1901
Kentucky: 18 marzo 1976
Mississippi: 16 marzo 1995
Meade
Generale Meade- Tenente-generale
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Re: Schiavi nel nord
Grazie della spiegazione!
Claudio
Claudio
Benjamin F. Cheatham- Tenente-generale
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Re: Schiavi nel nord
Di niente. Mi ha fatto piacere.
Meade
Meade
Generale Meade- Tenente-generale
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