La Guerra Civile Americana 1861-1865
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La politica interna della Confederazione

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Messaggio  George Armstrong Custer Mar 18 Mag 2010 - 14:03

Apro un topic sulla politica interna della Confederazione per analizzare tutte le questioni politiche che il Governo Confederato ha dovuto affrontare,specialmente all’inizio della guerra civile.
Si aprirà anche un topic apposito sulla politica interna dell’Unione. Ci si renderà conto che sia l’Unione che la Confederazione hanno dovuto affrontare problematiche comuni,pur nelle loro differenze e diversità, e che ambedue gli Stati hanno dovuto, a volte, adottare soluzioni similari.

Oltre alle questioni che riguardavano la guerra e le sue strategie, Davis e Lincoln dovettero affrontare una questione primaria che fu quella di costituire governi che fossero stabili e durevoli.
Tra l'altro, nella Confederazione, dovendo formare dal nulla una nuova nazione, Davis dovette praticamente partire da zero. Abbiamo visto nel topic “le questioni giuridiche di rilievo”, che non si potesse dare per scontata alcuna prassi legislativa e giudiziaria fino ad allora vigente.
Davis non formò un governo di coalizione e Lincoln si comportò nello stesso modo. Davis, per scegliere i ministri ( segretari) del suo Gabinetto aveva ampio potere decisionale,ma in realtà si trovò con le mani legate. Intanto, egli dovette scegliere ministri di indubbio lealismo nei confronti della Confederazione. Pertanto,personalità Sudiste favorevoli all’Unione come per es. John Crittenden- il quale si era messo in evidenza nell’ultimo tentativo di compromesso con il Nord, presentando la cd “Proposta Crittenden” (vedi topic apposito)- furono necessariamente esclusi dalla formazione del Governo Conf. Inoltre, poiché Davis voleva mostrare all’opinione pubblica che la Confederazione era una nazione di sentimenti moderati, egli escluse dal governo gli estremisti più accesi. Poi c’era l’annoso problema di dare rilevanza ai singoli Stati che formavano la Confederazione e, per questo motivo, il governo venne formato inserendo un rappresentante di ciascuno Stato, ad eccezione del Mississippi, rappresentato da Davis.
Quindi, il governo venne costituito tenendo conto dei sopra menzionati bilanciamenti politici,ma ad eccezione di Robert Toombs, personalità Sudista preminente,nominato Segretario di Stato- il quale però rivestì tale carica per poco tempo- nel governo stesso non vi erano personaggi politici di grosso rilievo. Davis, poi,dato il suo carattere integerrimo, non nominò, come ministri, amici personali.
Il Governo si trovò subito a dover affrontare numerose difficoltà di carattere pratico,non esistevano neanche i locali dove insediare i rispettivi dicasteri;mancava personale amministrativo e,specialmente all’inizio, la disorganizzazione, per forza di cose, regnava sovrana.
Apparve evidente che un posto “chiave” l’avrebbe ricoperto il Ministro della Guerra,chiamato da subito a dover risolvere i problemi logistici più pressanti. Vi era la necessità di centralizzare tutte le competenze del ministero medesimo.
Il primo Ministro della Guerra che ebbe la Confederazione fu Leroy P. Walker; egli non aveva alcuna esperienza militare né amministrativa,si rivelò incapace di far fronte alle questioni urgenti. Poiché le armi e gli approvvigionamenti erano carenti,Walker rimandò a casa,nel primo anno di guerra,200.000 volontari: episodio molto grave, i cui effetti vennero pagati amaramente in seguito dalla Confederazione.
Per i motivi sopra indicati, era importante per la Confederazione possedere un Ministro della Guerra efficiente, e Davis faticò non poco a trovare la persona adatta.
Nel settembre del 1861,Walker venne sostituito da Judah Benjamin e poi, quando egli divenne Segratario di Stato della Confederazione,venne nominato Ministro della guerra George Wythe Randolph. Quest'ultimo si dimostrò una ottima scelta; egli si diede da fare per rifornire i generali Lee e Jackson durante le Campagne del 1862. Il fatto era che non era facile andare d’accordo con Davis nelle scelte da effettuare e, nel novembre del 1862,venne nominato ministro della Guerra James A.Seddon che si rivelò molto scrupoloso ed ebbe l’accortezza di fidarsi dei suoi collaboratori migliori tra cui il gen.Josiah Gorgas,capo dell’ufficio di approvvigionamento.
(continua)


Fonti:Arnaldo Testi, "La Formazione degli Stati Uniti". David B.Davis, David H.Donald,"Espansione e Conflitto,gli Stati Uniti dal 1820 al 1877"
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Messaggio  George Armstrong Custer Mer 19 Mag 2010 - 11:49

La diversità tra L’Unione e la Confederazione si notò invece nel differente sistema politico nel quale Lincoln e Davis si trovarono ad operare.
La Confederazione, in qualità di nuovo Stato, aveva bisogno di mostrare all’opinione pubblica che essa era una nazione profondamente unita. Si è visto in altri topic che tale affermazione non era completamente vera perché le istanze sezionali dei singoli Stati del Sud erano molto forti e non poche volte i governatori degli Stati boicottarono la politica di Davis in quanto essi erano contrari alla centralità del potere governativo, concetto estraneo alle loro mentalità, che era stato anche uno dei motivi di opposizione al governo USA. L’handicap della Confederazione era rappresentato dal fatto che non si creò un efficace sistema di partiti nel senso moderno del termine, e cioè un sistema basato su una maggioranza partitica che sostiene il governo in carica ,e dall’altra parte, un partito d’opposizione minoritario. Lo Stato Confederato appariva apartitico e privo di tale normale dialettica. Il Congresso CSA era formato da fazioni a carattere temporaneo e non da veri partiti organizzati. Davis era attaccato continuamente dai suoi avversari e i sostenitori del presidente non formavano un gruppo unito che potesse sostenerlo efficacemente in Congresso.
A mio avviso,la debolezza a livello politico era rappresentata proprio da quest’ultima anomalia: Davis non ebbe una maggioranza stabile a difesa delle sue scelte politiche, e ne si formò una alternativa valida a Davis che potesse sostituirlo nelle funzioni di presidente CSA.
La situazione si sclerotizzò: Davis veniva contestato da tante parti in base alle singole rivendicazioni dei vari gruppi di pressione o di potere che si sentivano lesi dalla misure prese dal Governo quando esse andavano contro i loro interessi. Il governo Conf. doveva condurre efficacemente una guerra dura e sanguinosa, è quindi evidente che il governo stesso doveva adottare delle misure eccezionali, a volte impopolari. Non si può ragionevolmente pensare di governare, in tempo di guerra, uno Stato che si regge su una rappresentanza popolare, basandosi solo sul prestigio personale posseduto dal presidente in carica,ci vuole un partito o una coalizione di partiti che lo sostengano.
D’altra parte,va anche sottolineato che il governo Conf. fece qualcosa che si avvicina ad un miracolo e cioè organizzare in breve tempo una nazione e nel contempo condurre una guerra contro un nemico forte e deciso come l’Unione. Il topic che riguarda la politica economica della Confederazione illustra tutte le misure prese e gli interventi centralizzatori adottati dal governo, che, a mio avviso, servirono a far crescere il Sud a livello di mentalità, un’esperienza che indubbiamente sarà tornata utile al Sud medesimo anche nel difficile dopo-guerra,una volta terminato il periodo dell’occupazione militare Nordista.
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