Tattiche e strategia del generale Lee
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Re: Tattiche e strategia del generale Lee
Generale Meade ha scritto:Se non ti fidi di quello che ho scritto circa le pag. 11,12,13,14 e 15, ti faccio presente che sul libro di Ruffino c'è scritto che per la riproduzione anche parziale dell'opera bisogna chiedere il permesso dell'editore. Richiedi il permesso e ti scrivo "parola per parlola" dove è la responsabilità di Lee. Con parole mie di dico che Lee fu irremovibile e rifiutò di soccorrere inizialmente Vickburg prima con la divisione Pickett, e successivamente, il 15 maggio, negò 2 divisioni di rinforzo a Pemberton. Quando perse 1/3 del suo esercito senza combinare nulla in Pennsylvania e con la confederazione divisa in due per la caduta di Vicksburg, ritenne opportuno dimettersi.Banshee ha scritto:
...Sul libro del Sig. Giuseppe Rufino, vorrei tu mi indicassi precisamente in quale punto viene addebitata la responsabilità della caduta di Vicksburg a Lee. Parola per parola. Ho sempre saputo che se Vicksburg cadde, fu per colpa di Pemberton o d Johnston (ciascuno dica la sua). Ohibò, povero Lee, a 1000 miglia di distanza oltre a tenere a bada l'Armata del Potomac e a tentare di vincere la guerra, dovevi pure comandare la zona del Mississippi e non lo hai fatto. Oppure dovevi trasferirti armi e bagagli nel giro di 20 giorni (cosa fisicamente e umanamente impossibile) a Jackson e là in poche ore prendere la testa delle truppe e vincere Grant. Roba da letteratura di SCI-FI. Cattivaccio! Ora sappiamo di chi fu la colpa se il Sud fu sconfitto. Ma poi non c'era già Johnston, colà? E chi glielo doveva spiegare che era un comandante incapace e che ci voleva ben altro che lui per salvare Vicksburg?
Banshee
Meade
Guarda che la stessa identica regola vale anche per i libri e testi in inglese.Non si capisce perchè la stessa regola non dovrebbe valere per quelli. La verità è che tra pag. 11 e 15 non esiste un solo rigo di ciò che affermi. Ho il testo sottomano e non vedo nulla. E' presente solo una ricostruzione del perchè il governo confederato decise di invadere la Pennsylvania e non di soccorrere Vicksburg o spedirvi Lee. Non esiste alcun giudizio o valutazione. In sostanza che la responsabilità della caduta di Vicksburg sia stata di Lee lo affermi solo tu. Opinione rispettabilissima, ma non farla passare per quella di altri.
I motivi delle dimissioni di Lee sono già stati discussi e vorrei che per una volta (una sola volta almeno) non si continuasse a dire cose contrarie al vero, a fronte di un'evidenza contraria.
Lee si dimise per motivi di salute e per le critiche ricevute da parte di una porzione di opinione pubblica. Non certo perché si sentisse responsabile di una sconfitta che egli non considerava tale.
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Re: Tattiche e strategia del generale Lee
ROSSETTI BRUNO ha scritto:Generale Meade ha scritto:Se non ti fidi di quello che ho scritto circa le pag. 11,12,13,14 e 15, ti faccio presente che sul libro di Ruffino c'è scritto che per la riproduzione anche parziale dell'opera bisogna chiedere il permesso dell'editore. Richiedi il permesso e ti scrivo "parola per parlola" dove è la responsabilità di Lee. Con parole mie di dico che Lee fu irremovibile e rifiutò di soccorrere inizialmente Vickburg prima con la divisione Pickett, e successivamente, il 15 maggio, negò 2 divisioni di rinforzo a Pemberton. Quando perse 1/3 del suo esercito senza combinare nulla in Pennsylvania e con la confederazione divisa in due per la caduta di Vicksburg, ritenne opportuno dimettersi.Banshee ha scritto:
...Sul libro del Sig. Giuseppe Rufino, vorrei tu mi indicassi precisamente in quale punto viene addebitata la responsabilità della caduta di Vicksburg a Lee. Parola per parola. Ho sempre saputo che se Vicksburg cadde, fu per colpa di Pemberton o d Johnston (ciascuno dica la sua). Ohibò, povero Lee, a 1000 miglia di distanza oltre a tenere a bada l'Armata del Potomac e a tentare di vincere la guerra, dovevi pure comandare la zona del Mississippi e non lo hai fatto. Oppure dovevi trasferirti armi e bagagli nel giro di 20 giorni (cosa fisicamente e umanamente impossibile) a Jackson e là in poche ore prendere la testa delle truppe e vincere Grant. Roba da letteratura di SCI-FI. Cattivaccio! Ora sappiamo di chi fu la colpa se il Sud fu sconfitto. Ma poi non c'era già Johnston, colà? E chi glielo doveva spiegare che era un comandante incapace e che ci voleva ben altro che lui per salvare Vicksburg?
Banshee
Meade
Si può provare a mandare un messaggio privato a Grant
Per la riproduzione in un forum purchè fedele di qualche riga non credo proprio si debba chiedere l'autorizzazione all'editore. Non scherziamo, suvvia.
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Re: Tattiche e strategia del generale Lee
Banshee ha scritto:ROSSETTI BRUNO ha scritto:Generale Meade ha scritto:Se non ti fidi di quello che ho scritto circa le pag. 11,12,13,14 e 15, ti faccio presente che sul libro di Ruffino c'è scritto che per la riproduzione anche parziale dell'opera bisogna chiedere il permesso dell'editore. Richiedi il permesso e ti scrivo "parola per parlola" dove è la responsabilità di Lee. Con parole mie di dico che Lee fu irremovibile e rifiutò di soccorrere inizialmente Vickburg prima con la divisione Pickett, e successivamente, il 15 maggio, negò 2 divisioni di rinforzo a Pemberton. Quando perse 1/3 del suo esercito senza combinare nulla in Pennsylvania e con la confederazione divisa in due per la caduta di Vicksburg, ritenne opportuno dimettersi.Banshee ha scritto:
...Sul libro del Sig. Giuseppe Rufino, vorrei tu mi indicassi precisamente in quale punto viene addebitata la responsabilità della caduta di Vicksburg a Lee. Parola per parola. Ho sempre saputo che se Vicksburg cadde, fu per colpa di Pemberton o d Johnston (ciascuno dica la sua). Ohibò, povero Lee, a 1000 miglia di distanza oltre a tenere a bada l'Armata del Potomac e a tentare di vincere la guerra, dovevi pure comandare la zona del Mississippi e non lo hai fatto. Oppure dovevi trasferirti armi e bagagli nel giro di 20 giorni (cosa fisicamente e umanamente impossibile) a Jackson e là in poche ore prendere la testa delle truppe e vincere Grant. Roba da letteratura di SCI-FI. Cattivaccio! Ora sappiamo di chi fu la colpa se il Sud fu sconfitto. Ma poi non c'era già Johnston, colà? E chi glielo doveva spiegare che era un comandante incapace e che ci voleva ben altro che lui per salvare Vicksburg?
Banshee
Meade
Si può provare a mandare un messaggio privato a Grant
Per la riproduzione in un forum purchè fedele di qualche riga non credo proprio si debba chiedere l'autorizzazione all'editore. Non scherziamo, suvvia.
Banshee
Visto che ci sei di mezzo tu e visto che G. Ruffino è un avvocato rinuncio, chiedi il permesso all'editore e poi ti trascrivo, stanne certo.
Meade
Generale Meade- Tenente-generale
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Re: Tattiche e strategia del generale Lee
No guarda che l'avvocato sono io. E da qualche anno pure. Non mi risulta che il Sig. Giuseppe Rufino sia avvocato anche perché dalle informazioni riportate in ultima di copertina risulta laureato in Scienze Politiche.
Aspetterò invano queste famose righe in cui si dice che la responsabilità della caduta di Vicksburg fu di Lee e che sbagliò a non catapultarsi colà, già capito.
Banshee
Aspetterò invano queste famose righe in cui si dice che la responsabilità della caduta di Vicksburg fu di Lee e che sbagliò a non catapultarsi colà, già capito.
Banshee
Banshee- Tenente-generale
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Re: Tattiche e strategia del generale Lee
Banshee ha scritto:No guarda che l'avvocato sono io. E da qualche anno pure. Non mi risulta che il Sig. Giuseppe Rufino sia avvocato anche perché dalle informazioni riportate in ultima di copertina risulta laureato in Scienze Politiche.
Aspetterò invano queste famose righe in cui si dice che la responsabilità della caduta di Vicksburg fu di Lee e che sbagliò a non catapultarsi colà, già capito.
Banshee
Per chiunque voglia, posto in MP.
Meade
Generale Meade- Tenente-generale
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Re: Tattiche e strategia del generale Lee
Per giurisprudenza unanime il diritto d'autore non si intende violato laddove la citazione effettuata (in questo caso su internet) contenga il nome dell'autore e dell'opera e casa editrice.
La citazione deve essere breve, laddove per breve si intende una citazione che va dalle 1.200 alle 1.800 parole (questo purtroppo è rimesso alla discrezionalità dei giudici ma diciamo che in linea generale non ci sono problemi).
In teoria nello stesso brano possono essere riportate più citazioni "brevi", purchè esse siano intervallate.
P
La citazione deve essere breve, laddove per breve si intende una citazione che va dalle 1.200 alle 1.800 parole (questo purtroppo è rimesso alla discrezionalità dei giudici ma diciamo che in linea generale non ci sono problemi).
In teoria nello stesso brano possono essere riportate più citazioni "brevi", purchè esse siano intervallate.
P
dan-acw- Tenente-generale
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Re: Tattiche e strategia del generale Lee
dan-acw ha scritto:Per giurisprudenza unanime il diritto d'autore non si intende violato laddove la citazione effettuata (in questo caso su internet) contenga il nome dell'autore e dell'opera e casa editrice.
La citazione deve essere breve, laddove per breve si intende una citazione che va dalle 1.200 alle 1.800 parole (questo purtroppo è rimesso alla discrezionalità dei giudici ma diciamo che in linea generale non ci sono problemi).
In teoria nello stesso brano possono essere riportate più citazioni "brevi", purchè esse siano intervallate.
P
Mi pare di aver capito che tra Banshee e G. Ruffino deve essere avvenuto un diverbio. Per evitare noie, mando in MP.
Meade
Generale Meade- Tenente-generale
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Re: Tattiche e strategia del generale Lee
Ambè caro dan-acw, grazie per la precisazione, ma mi pareva ovvio da collega. Bene, risolto l'arcano aspetto di leggere codesta novella.
Banshee
Banshee
Banshee- Tenente-generale
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Re: Tattiche e strategia del generale Lee
Generale Meade ha scritto:dan-acw ha scritto:Per giurisprudenza unanime il diritto d'autore non si intende violato laddove la citazione effettuata (in questo caso su internet) contenga il nome dell'autore e dell'opera e casa editrice.
La citazione deve essere breve, laddove per breve si intende una citazione che va dalle 1.200 alle 1.800 parole (questo purtroppo è rimesso alla discrezionalità dei giudici ma diciamo che in linea generale non ci sono problemi).
In teoria nello stesso brano possono essere riportate più citazioni "brevi", purchè esse siano intervallate.
P
Mi pare di aver capito che tra Banshee e G. Ruffino deve essere avvenuto un diverbio. Per evitare noie, mando in MP.
Meade
Hai capito male. Manda pure qui in pubblica, per cortesia. E' un forum, meglio che se ne discuta tutti insieme.
Banshee
Banshee- Tenente-generale
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Re: Tattiche e strategia del generale Lee
Banshee ha scritto:Generale Meade ha scritto:dan-acw ha scritto:Per giurisprudenza unanime il diritto d'autore non si intende violato laddove la citazione effettuata (in questo caso su internet) contenga il nome dell'autore e dell'opera e casa editrice.
La citazione deve essere breve, laddove per breve si intende una citazione che va dalle 1.200 alle 1.800 parole (questo purtroppo è rimesso alla discrezionalità dei giudici ma diciamo che in linea generale non ci sono problemi).
In teoria nello stesso brano possono essere riportate più citazioni "brevi", purchè esse siano intervallate.
P
Mi pare di aver capito che tra Banshee e G. Ruffino deve essere avvenuto un diverbio. Per evitare noie, mando in MP.
Meade
Hai capito male. Manda pure qui in pubblica, per cortesia. E' un forum, meglio che se ne discuta tutti insieme.
Banshee
Anzitutto il moderatore Custer, di cui ho grande rispetto, a chiesto che non è molto di evitare discussioni sul libro. In secondo luogo non sono un maggiordomo ma un utente del forum. Se ti và ti mando in MP a te o a chiunque voglia.
Meade
Generale Meade- Tenente-generale
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Re: Tattiche e strategia del generale Lee
Mandamela in pvt per cortesia, così poi la metto io in pubblica. Non c'è problema. Quanto al maggiordomo, mi pare di aver sempre risposto alle tue richieste di mettere in pubblica brani di libri. Sarebbe una questione di gentilezza e riguardo fare altrettanto nei miei confronti.
Quanto all'amministratore sono certo che si riferisse ai giudizi su libri e autori non al loro contenuto. Mi pare che non vi sia nulla che ti impedisca di farlo.
Banshee
Quanto all'amministratore sono certo che si riferisse ai giudizi su libri e autori non al loro contenuto. Mi pare che non vi sia nulla che ti impedisca di farlo.
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Banshee- Tenente-generale
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Re: Tattiche e strategia del generale Lee
Banshee ha scritto:Mandamela in pvt per cortesia, così poi la metto io in pubblica. Non c'è problema. Quanto al maggiordomo, mi pare di aver sempre risposto alle tue richieste di mettere in pubblica brani di libri. Sarebbe una questione di gentilezza e riguardo fare altrettanto nei miei confronti.
Quanto all'amministratore sono certo che si riferisse ai giudizi su libri e autori non al loro contenuto. Mi pare che non vi sia nulla che ti impedisca di farlo.
Banshee
E' quello che ho sempre fatto anch'io mi sembra, ma in questo caso ritengo non sia opportuno. Non è una mancanza di riguardo o cortesia nei tuoi confronti. Appeno posso ti invio in MP.
Meade
Generale Meade- Tenente-generale
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Re: Tattiche e strategia del generale Lee
Va bene, attendo MP.
Banshee
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Re: Tattiche e strategia del generale Lee
ROSSETTI BRUNO ha scritto:Buongiorno. In realtà credo che al momento del loro "primo" incontro sia Lee che Grant si presero dei grossissimi rischi, proprio perche ognuno di loro non conosceva l'altro e tutte e due presero dei rischi che i soliti avversari da loro incontrati in precedenza non avrebbero afferrato mentre entrambi scoprirono di avere di fronte un avversario da prendere con le molle.
Saluti
Bruno
Lee durante il conflitto fù sempre costretto ad agire in inferiorità numerica rispetto al nemico, era obbligato dalle contingenze a prendersi dei rischi. E' presumibile che se avesse avuto "i numeri" dalla sua parte, avrebbe rischiato di meno....
Lee
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Re: Tattiche e strategia del generale Lee
R.E.Lee ha scritto:ROSSETTI BRUNO ha scritto:Buongiorno. In realtà credo che al momento del loro "primo" incontro sia Lee che Grant si presero dei grossissimi rischi, proprio perche ognuno di loro non conosceva l'altro e tutte e due presero dei rischi che i soliti avversari da loro incontrati in precedenza non avrebbero afferrato mentre entrambi scoprirono di avere di fronte un avversario da prendere con le molle.
Saluti
Bruno
Lee durante il conflitto fù sempre costretto ad agire in inferiorità numerica rispetto al nemico, era obbligato dalle contingenze a prendersi dei rischi. E' presumibile che se avesse avuto "i numeri" dalla sua parte, avrebbe rischiato di meno....
Lee
Buongiorno
Sono completamente d'accordo se Lee a Wilderness avesse avuto 100.000 uomini non avrebbe corso nessun rischio e disfatto completamente Grant e la sua armata
Saluti
Bruno
ROSSETTI BRUNO- Brigadier-generale
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Re: Tattiche e strategia del generale Lee
ROSSETTI BRUNO ha scritto:R.E.Lee ha scritto:ROSSETTI BRUNO ha scritto:Buongiorno. In realtà credo che al momento del loro "primo" incontro sia Lee che Grant si presero dei grossissimi rischi, proprio perche ognuno di loro non conosceva l'altro e tutte e due presero dei rischi che i soliti avversari da loro incontrati in precedenza non avrebbero afferrato mentre entrambi scoprirono di avere di fronte un avversario da prendere con le molle.
Saluti
Bruno
Lee durante il conflitto fù sempre costretto ad agire in inferiorità numerica rispetto al nemico, era obbligato dalle contingenze a prendersi dei rischi. E' presumibile che se avesse avuto "i numeri" dalla sua parte, avrebbe rischiato di meno....
Lee
Buongiorno
Sono completamente d'accordo se Lee a Wilderness avesse avuto 100.000 uomini non avrebbe corso nessun rischio e disfatto completamente Grant e la sua armata
Saluti
Bruno
e chissà come sarebbe eventualmente finito il passaggio del James
io dico molto molto male
dan-acw- Tenente-generale
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Re: Tattiche e strategia del generale Lee
dan-acw ha scritto:ROSSETTI BRUNO ha scritto:R.E.Lee ha scritto:ROSSETTI BRUNO ha scritto:Buongiorno. In realtà credo che al momento del loro "primo" incontro sia Lee che Grant si presero dei grossissimi rischi, proprio perche ognuno di loro non conosceva l'altro e tutte e due presero dei rischi che i soliti avversari da loro incontrati in precedenza non avrebbero afferrato mentre entrambi scoprirono di avere di fronte un avversario da prendere con le molle.
Saluti
Bruno
Lee durante il conflitto fù sempre costretto ad agire in inferiorità numerica rispetto al nemico, era obbligato dalle contingenze a prendersi dei rischi. E' presumibile che se avesse avuto "i numeri" dalla sua parte, avrebbe rischiato di meno....
Lee
Buongiorno
Sono completamente d'accordo se Lee a Wilderness avesse avuto 100.000 uomini non avrebbe corso nessun rischio e disfatto completamente Grant e la sua armata
Saluti
Bruno
e chissà come sarebbe eventualmente finito il passaggio del James
io dico molto molto male
per me Grant il James non l'avrebbe visto neanche col binocolo sarebbe stato distrutto prima, comunque ipotizzando la manovra su Petersburg con ANV che ha 30/40.000 uomini in più che nella realtà, Lee si sarebbe potuto permettere di distaccare qualche unità su Petersburg anche solo per precauzione. Quindi Grant avrebbe trovato la città adeguatamente presidiata.
Saluti
Bruno
ROSSETTI BRUNO- Brigadier-generale
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Re: Tattiche e strategia del generale Lee
Sono anch'io d'accordo con chi mi ha preceduto. Anzi credo che se Lee avesse avuto a disposizione 100.000 uomini avrebbe quasi certamente assunto un'iniziativa strategica offensiva.
Banshee
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Banshee- Tenente-generale
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Re: Tattiche e strategia del generale Lee
Banshee ha scritto:Sono anch'io d'accordo con chi mi ha preceduto. Anzi credo che se Lee avesse avuto a disposizione 100.000 uomini avrebbe quasi certamente assunto un'iniziativa strategica offensiva.
Banshee
E' estremamente probabile, conoscendo lo spirito offensivo di Lee, che con maggiori risorse a disposizione, nella campagna del 1864, Egli avrebbe pensato ad assumere l'iniziativa, invece che reagire (quasi sempre impeccabilmente) alle mosse di Grant. Forse si sarebbe potuto aprire uno scenario con qualche attinenza alla Campagna del Tennessee, impostata da Hood nell'autunno 1864. O forse Lee avrebbe preferito cercare la vittoria sul campo contro Grant in Virginia, costringendolo a ripiegare, prima di portarsi in invasione verso Maryland, Pennsylvania e più a N ancora. Di sicuro c'è che Lee non avrebbe accettato passivamente di chiudersi in una difesa statica, anche dopo una vittoria sul campo contro Grant. Insomma non sarebbe stato ad aspettare l'ennesima invasione nordista. Il problema era la difesa del complesso Richmond-Petersburg, che, con l'AoP e l'AoJ attive in Virginia, doveva essere condotta con la massima risolutezza ed energia, per assicurare la sopravvivenza dell'ANV e della Confederazione stessa. Per questo motivo reputo che Lee, con più uomini a disposizione, avrebbe attaccato con ogni mezzo Grant, per allontanarlo dalla Virgina, o almeno da Richmond (per quanto possibile). Poi - forse - avrebbe potuto liquidare Butler e i suoi dell'AoJ con una fulminea puntata su Bermuda Hundred con il grosso delle sue forze, e infine avrebbe pensato all'invasione del Nord.
Jubal Anderson Early- Tenente-generale
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Re: Tattiche e strategia del generale Lee
Contrariamente ad una certa leggenda, Robert E. Lee non si è sempre riferito alle forze dell'Unione come "those people"; a volte si è semplicemente riferito a loro come "the enemy".
Vediamo la lettera seguente che Lee ha scritto al Ministro della Guerra Confederato James Seddon.
FREDERICKSBURG, February 15, 1863.
Honorable JAMES A. SEDDON,
Secretary of War, Richmond, Va.:
SIR: In reference to the subject of your dispatch of yesterday, I will add to my reply by telegraph that demonstrations by the enemy upon points of our communication through North Carolina are to be expected, to prevent re-enforcements reaching Charleston. In addition, upon every proposition to remove troops from any section, the apprehensions of the community exaggerate rumors, and create expectations of an immediate attack. The responsibility of the officer charged with its defense tends to produce the same result.
It seems to me to be the true policy of the enemy now to apply his whole strength to take Charleston, and it is proper for us to expect him to do what he ought to do. Unless, therefore, his conduct enables us to draw a different conclusion, we ought, if possible, to be prepared for him there.
There are many circumstances that may account for the sending of a corps of General Hooker's army to Newport News besides the supposition of an immediate attack upon the line of the Blackwater or Roanoke.
First, apprehension has been expressed at the North for the safety of Fort Monroe, in consequence of the large diminution of its garrison.
Secondly, numerous desertions are reported to have occurred in some of its commands. General Corcoran's brigade was sent to Suffolk on the plea that the atmosphere of the Rappahannock was unfavorable to them. The facilities for desertion at Newport News are less than on the Potomac. Again, it may be intended to embark this corps for Port Royal. We must ascertain what it is doing to do before we can make provision against it. But Pickett's division can meet and beat it wherever it goes.
I hope Generals French and Pryor have made arrangements by their own scouts to acquire accurate information of the movements of the enemy. Without this, we shall always be at a loss what to do.
I am, with great respect, your obedient servant,
R. E. LEE
Vediamo la lettera seguente che Lee ha scritto al Ministro della Guerra Confederato James Seddon.
FREDERICKSBURG, February 15, 1863.
Honorable JAMES A. SEDDON,
Secretary of War, Richmond, Va.:
SIR: In reference to the subject of your dispatch of yesterday, I will add to my reply by telegraph that demonstrations by the enemy upon points of our communication through North Carolina are to be expected, to prevent re-enforcements reaching Charleston. In addition, upon every proposition to remove troops from any section, the apprehensions of the community exaggerate rumors, and create expectations of an immediate attack. The responsibility of the officer charged with its defense tends to produce the same result.
It seems to me to be the true policy of the enemy now to apply his whole strength to take Charleston, and it is proper for us to expect him to do what he ought to do. Unless, therefore, his conduct enables us to draw a different conclusion, we ought, if possible, to be prepared for him there.
There are many circumstances that may account for the sending of a corps of General Hooker's army to Newport News besides the supposition of an immediate attack upon the line of the Blackwater or Roanoke.
First, apprehension has been expressed at the North for the safety of Fort Monroe, in consequence of the large diminution of its garrison.
Secondly, numerous desertions are reported to have occurred in some of its commands. General Corcoran's brigade was sent to Suffolk on the plea that the atmosphere of the Rappahannock was unfavorable to them. The facilities for desertion at Newport News are less than on the Potomac. Again, it may be intended to embark this corps for Port Royal. We must ascertain what it is doing to do before we can make provision against it. But Pickett's division can meet and beat it wherever it goes.
I hope Generals French and Pryor have made arrangements by their own scouts to acquire accurate information of the movements of the enemy. Without this, we shall always be at a loss what to do.
I am, with great respect, your obedient servant,
R. E. LEE
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Re: Tattiche e strategia del generale Lee
Capito tutto al volo......
Lee
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Re: Tattiche e strategia del generale Lee
Homo Universalis ha scritto:
...Per quanto riguarda Lee, non capisco dove ha fatto degli errori. Egli fermò ogni avanzata federale, infliggendo pesanti perdite per concedere e infine wile sofferenza molto meno lui torna, costringendolo a interrompere la campagna terrestre a Cold Harbor.
Ciao,
Homo Universalis.
Almeno due errori li commise sicuramente. Uno fu nel saliente di Spotsylvania, dove non capì l'insidia dell'attacco del Col. E. Upton il 10 maggio, e il giorno 12 sfiorò il disastro. Colpa degli unionisti se non fù clamorosamente battuto.
Fu graziato anche il giorno 15 giugno, quando il gen. unionista W.F. Smith non fu in grado, con 16.000 uomini contro 3.500, di prendere Petersburg. Fu quindi più grazie agli errori commessi dai federali che alla indubbia genialità di Lee, se la guerra non finì un anno prima del previsto.
Meade
Generale Meade- Tenente-generale
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Tattiche e strategia del generale Lee
Salve.
Generale Meade,
Per quanto riguarda Spotsylvania la colpa dovrebbe andare a Ewell anziché a Lee. All'assalto di Upton, Lee ordinò di fanteria e artiglieria per fermare il progresso iniziale che Ewell non aveva capito.Quando arriviamo al "Bloody Angle", quando Alleghany "Clubby" Johnson ha detto movimento di Ewell di Hancock, si rifiutò di massa dell'artiglieria. Solo di Gordon e Ramseur di vigorose difese, combinate con la presenza di Lee ha impedito il crollo totale.
Al secondo, Lee è arrivata puntuale e salvato Pietroburgo, così egli non deve incolpare lui.
Ciao,
Homo Universalis.
Generale Meade,
Per quanto riguarda Spotsylvania la colpa dovrebbe andare a Ewell anziché a Lee. All'assalto di Upton, Lee ordinò di fanteria e artiglieria per fermare il progresso iniziale che Ewell non aveva capito.Quando arriviamo al "Bloody Angle", quando Alleghany "Clubby" Johnson ha detto movimento di Ewell di Hancock, si rifiutò di massa dell'artiglieria. Solo di Gordon e Ramseur di vigorose difese, combinate con la presenza di Lee ha impedito il crollo totale.
Al secondo, Lee è arrivata puntuale e salvato Pietroburgo, così egli non deve incolpare lui.
Ciao,
Homo Universalis.
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Re: Tattiche e strategia del generale Lee
Generale Meade ha scritto:Homo Universalis ha scritto:
...Per quanto riguarda Lee, non capisco dove ha fatto degli errori. Egli fermò ogni avanzata federale, infliggendo pesanti perdite per concedere e infine wile sofferenza molto meno lui torna, costringendolo a interrompere la campagna terrestre a Cold Harbor.
Ciao,
Homo Universalis.
Almeno due errori li commise sicuramente. Uno fu nel saliente di Spotsylvania, dove non capì l'insidia dell'attacco del Col. E. Upton il 10 maggio, e il giorno 12 sfiorò il disastro. Colpa degli unionisti se non fù clamorosamente battuto.
Fu graziato anche il giorno 15 giugno, quando il gen. unionista W.F. Smith non fu in grado, con 16.000 uomini contro 3.500, di prendere Petersburg. Fu quindi più grazie agli errori commessi dai federali che alla indubbia genialità di Lee, se la guerra non finì un anno prima del previsto.
Meade
Non capisco quali errore commise Lee il 10 maggio. Sottovalutò l'attacco? Ma quando mai?
Quanto al 12 maggio, se è vero che Lee in base ai rapporti degki scout e della cavalleria aveva ordinato l'abbandono del saliente da parte dell'artiglieria per metterla in marcia, credendo che gli unionisti stessero muovendosi per tagliargli la via verso RIchmond, è pur tuttavia vero che fu solo alla presenza in prima linea dello stesso Lee che la situazione fu totalmente raddrizzata.
Il 15 giugno egli non poteva prevedere l'assalto a petersburg perchè del tutto privo di cavalleria.
Non c'è dubbio, sì. Se la guerra non finì nel 1862 fu grazie alla genialità di Lee.
Banshee
Banshee- Tenente-generale
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Re: Tattiche e strategia del generale Lee
Banshee ha scritto:
Non capisco quali errore commise Lee il 10 maggio. Sottovalutò l'attacco? Ma quando mai?
Quanto al 12 maggio, se è vero che Lee in base ai rapporti degki scout e della cavalleria aveva ordinato l'abbandono del saliente da parte dell'artiglieria per metterla in marcia, credendo che gli unionisti stessero muovendosi per tagliargli la via verso RIchmond, è pur tuttavia vero che fu solo alla presenza in prima linea dello stesso Lee che la situazione fu totalmente raddrizzata.
Il 15 giugno egli non poteva prevedere l'assalto a petersburg perchè del tutto privo di cavalleria.
Non c'è dubbio, sì. Se la guerra non finì nel 1862 fu grazie alla genialità di Lee.
Banshee
Vero che Lee era un genio, ma una volta un certo tipo di "genialità" veniva chiamato...FORTUNA...
Meade
Generale Meade- Tenente-generale
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