La Guerra Civile Americana 1861-1865
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La campagna di Vicksburg del 1863: Grant, Pemberton e Joe Johnston

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Messaggio  HARDEE Ven 17 Feb 2012 - 19:30

Jubal Anderson Early ha scritto:
Banshee ha scritto:Uhm direi che il Von Paulus della situazione fu piuttosto Johnston... Wink

Banshee

Naturalmente, certo.

Non sono convinto dei fatti, come ci sono stati esposti dai vari Storici. La situazione presenta ancora molti lati oscuri, comunque Banshee sta scrivendo sull'Enigma Johnston e io " pacta sunt servanda" aspetto che completi la sua esposizione, anzi a questo punto direi: il suo saggio.

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Messaggio  Generale Meade Ven 17 Feb 2012 - 21:31

Banshee ha scritto:Uhm direi che il Von Paulus della situazione fu piuttosto Johnston... Wink

Banshee

Curioso accostamento... il caporale austriaco a Johnston lo avrebbe fatto uscire da un camino... mentre Davis a Johnston lo rimise al comanda di un'Armata...

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Messaggio  Banshee Ven 17 Feb 2012 - 22:06

Generale Meade ha scritto:
Banshee ha scritto:Uhm direi che il Von Paulus della situazione fu piuttosto Johnston... Wink

Banshee

Curioso accostamento... il caporale austriaco a Johnston lo avrebbe fatto uscire da un camino... mentre Davis a Johnston lo rimise al comanda di un'Armata...

Meade

Non direi. Davis sino alla campagna di Vicksburg aveva grande stima di Johnston, a torto o a ragione, non importa. Solo dopo la caduta della città, si accorse di che tipo d'uomo era. Quando si trattò di designare il successore di Bragg, Davis avrebbe preferito una altro candidato, m un pò per la situazione politica (non scordiamoci che Johnston era divenuto amico intimo del capo dell'opposizione a Davis) un pò per la mancanza di alternative valide, e un pò infine perchè così consigliavano Polk e altri ufficiali dell'AoT, fu costretto obtorto colloa rimetterlo a capo di un'armata. Grave errore, come poi si vide.

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Messaggio  Generale Meade Ven 17 Feb 2012 - 22:16

Un pò... un pò... un pò... ma lo rimise al comando di un'altra Armata anche alla fine del conflitto. Errare è umano, perseverare...diabolico. O nò Question Mi sà che con la scusa di Johnston Davis e chissà chi altri nella Confederazione, si sono coperti ben bene le spalle...

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Messaggio  Banshee Ven 17 Feb 2012 - 22:26

Generale Meade ha scritto:Un pò... un pò... un pò... ma lo rimise al comando di un'altra Armata anche alla fine del conflitto. Errare è umano, perseverare...diabolico. O nò Question Mi sà che con la scusa di Johnston Davis e chissà chi altri nella Confederazione, si sono coperti ben bene le spalle...

Meade

Forse non hai letto con attenzione quanto ho scritto nell'apposito ritratto di Johnston, ma Davis tentò di opporsi disperatamente alla nomina di Johnston al comando dell'AoT nel 1865. Può essere che qualcuno si sia coperto le spalle con Johnston, ma a quanto mi consta fu piuttosto Johnston finita la guerra a tentare di coprirsi le spalle (e forse anche altro) con Davis per evitare di dare giustificazioni del proprio operato.

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Messaggio  Jubal Anderson Early Sab 18 Feb 2012 - 5:19

Nel mio parallelo Vicksburg-Stalingrado, volevo evidenziare non tanto il ruolo dei difensori, indotti bene o male alla passività dalla superiore strategia nemica, e incapaci di opporsi prima efficacemente, e poi attivamente alla stessa; ma l'influenza che ebbero le decisioni politiche in merito alle vicende militari. Davis propugnò la difesa della posizione ad oltranza, esattamente come Hitler ordinò il sacrificio (militarmente equivalente ad un orrendo delitto) della VI Armata, in difesa del nulla.
Se von Paulus ebbe un Manstein e un Hoth, che nell'operazione Wintergewitter provarono a tendere in ogni modo la mano per salvare le truppe ormai chiuse nella "Kessel Stalingrad" - con una disparità di forze ben più disperante rispetto a quelle dei confederati a Vicksburg, e nonostante questo, per poco non riuscirono - Pemberton non ebbe nulla di simile, pur avendo Johnston a portata per oltre un mese. Johnston si limitò a richiedere una sorta di Donnerschlag da Pemberton, sperando in una sortita su cui sviluppare un attacco coordinato.
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Messaggio  Banshee Sab 18 Feb 2012 - 11:14

Eccellente parallelo caro Early. Effettivamente qualche attinenza sussite. Sì molto interessante la tua notazione.

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Messaggio  Jubal Anderson Early Sab 18 Feb 2012 - 11:30

Grazie, amico Banshee.
I paragoni possono essere utili a comprendere meglio i contesti a cui fanno riferimento.
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Messaggio  Generale Meade Sab 18 Feb 2012 - 12:17

Chiedo venia ai due competenti utenti del forum molto più esperti di me in materia, ma credo che paragonare Stalingrad con Vicksburg sia inappropriato. La Confederazione ( con un governo democratico) non si può paragonare a un regime dispotico come quello nazista e Davis non ha niente a che vedere con Hittler. Come Johnston non ha nulla a che vedere con Manstain o con Paulus. Grant non vedeva l'ora che Johnston intervenisse per fare altri 30.000 prigionieri. Sia Paulus che Pemberton rifiutarono di uscire dall'assedio con una sortita, e forse sono loro a dover essere paragonati. Paulus addirittura si convertì all'ideologia del nemico per salvarsi la faccia, mentre Pemberton, con la scusa di essersi arreso sulla parola, si risparmiò di continuare a combattere, ma non di certo la faccia.
A Stalingrad si combattevano sino alla morte, per principio, due ideologie agli antipodi, mentre a Vicksburg si cercava di mantenere o conquistare il Mississippi.
A Stalingrad si arrivò a cibarsi comunemente dei cadaveri e dei copertoni di gomma dei veicoli, con migliaia di morti per inedia, mentre questo orrore a Vicksburg fu risparmiato.

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Messaggio  HARDEE Sab 18 Feb 2012 - 13:53

Signori, buongiorno.

Voglio solo trattare l’aspetto militare del confronto VIcksburg/Stalingrado e non le implicazioni politiche
che, sono fra, lontane anni luce.

Anni fa lessi “Il segreto di Stalingrado” di Walter Kerr , corrispondente del New York Herald Tribune a Mosca. In tale saggio Kerr descrive che nella Wehrmacht non si aveva nessuna idea delle forze che
i sovietici misero in campo, come lo ignoravano gli inglesi. In un primo momento Stalin dichiarò a Churchill
di disporre di 25 divisioni, ma durante l’accerchiamento di Stalingrado il numerò salì improvvisamente a 46/48, quindi le offensive tedesche furono effettuate al buio e pertanto, dopo duri combattimenti, respinte.

A Vicksburg, invece, i confederati avevano un’idea delle forze in campo pertanto ciò che mi lascia perplesso è l’inattività di Johnston, a cosa fu dovuta: al sospetto che Pemberton non collaborasse? alla mancanza di forze? al timore di trovarsi schiacciato fra le forze di Grant ed un eventuale attacco proveniente da Baton Rouge ... ?

Hardee

P.S.

Nel saggio in questione ho letto che la tradizione militare richiede che il parlamentare sia un maggiore, Vi risulta?

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Messaggio  Jubal Anderson Early Dom 19 Feb 2012 - 5:28

Generale Meade ha scritto:Chiedo venia ai due competenti utenti del forum molto più esperti di me in materia, ma credo che paragonare Stalingrad con Vicksburg sia inappropriato. La Confederazione ( con un governo democratico) non si può paragonare a un regime dispotico come quello nazista e Davis non ha niente a che vedere con Hittler. Come Johnston non ha nulla a che vedere con Manstain o con Paulus. Grant non vedeva l'ora che Johnston intervenisse per fare altri 30.000 prigionieri. Sia Paulus che Pemberton rifiutarono di uscire dall'assedio con una sortita, e forse sono loro a dover essere paragonati. Paulus addirittura si convertì all'ideologia del nemico per salvarsi la faccia, mentre Pemberton, con la scusa di essersi arreso sulla parola, si risparmiò di continuare a combattere, ma non di certo la faccia.
A Stalingrad si combattevano sino alla morte, per principio, due ideologie agli antipodi, mentre a Vicksburg si cercava di mantenere o conquistare il Mississippi.
A Stalingrad si arrivò a cibarsi comunemente dei cadaveri e dei copertoni di gomma dei veicoli, con migliaia di morti per inedia, mentre questo orrore a Vicksburg fu risparmiato.

Meade

Con tutti i dovuti distinguo del caso, da un punto di vista strategico, io non vedo un'enorme distanza tra Vicksburg e Stalingrado.
Ovviamente il parallelo si limitava a questa analogia, e non voleva - nè poteva - estendersi oltre. L'unica ulteriore attinenza che ho rilevato, sempre relativa al contesto strategico, fu il comportamento del politico Hitler, e del politico Davis. Il che non vuol dire - naturalmente - voler paragonare in toto quello che fu un criminale (Hitler), a chi fu un gentiluomo (Davis). Ho detto solo che le loro scelte, in contingenze simili, sono state scelte simili. Stop.

Inoltre : Paulus rifiutò la sortita per esplicito ordine di Hitler, e Pemberton non tentò la sortita in ossequio alle pregresse direttive di Davis. Il ruolo di Johnston fu passivo e inefficace fin dove possibile, mentre Manstein fu attivo ed efficace, fin dove possibile. Mentre è innegabile che le funzioni dei due generali fossero atte a sbloccare la situazione delle forze assediate. L'unò tentò e non riuscì (Manstein), l'altro non riuscì perchè nemmeno tentò (Johnston).

Ricordo infine che Pemberton, dopo la resa, accettò di essere degradato a tenente colonnello, e continuò a servire la Confederazione in artiglieria, fino alla fine della guerra, dimostrando lodevoli coerenza e fedeltà, cosa che Paulus - come giustamente ricorda il nostro Meade - non dimostrò affatto.

Inoltre : è vero che a Stalingrado due opposte ideologie si combatterono fino alla morte, e per lo stesso motivo, i due regimi coinvolti fecero della battaglia in corso ogni possibile utilizzo propagandistico. Ma è altrettanto vero che, pur non potendo parlare di propaganda, le aspettative sulla difesa difesa di Vicksburg, assursero a motivo di orgoglio nazionale e resistenza ideologica a ciò che veniva percepito - a torto o a ragione - dalla popolazione sudista, come invasione e oppressione da parte di un paese nemico. Il che era particolarmente vero, se considerato in concomitanza con l'invasione della Pennsylvania da parte di Lee. E non penso che i giornali dell'Unione abbiano mancato di cogliere, e di pompare per bene, ad usum delphini, la coppiata di vittorie Gettysburg - Vicksburg, giunte in un momento tanto critico per le sorti della guerra.

E sul fatto che l'orrore venisse risparmiato a Vicksburg non sono particolarmente convinto. Forse non si arrivò all'antropofagia, ma i morti di inedia furono parecchi, e le vittime per la debilitazione seguita alle privazioni dell'assedio non mancarono anche nelle settimane successive. Ricordo un nome su tutti - da me già altre volte citato : John Stevens Bowen, che morì di dissenteria il 13 luglio 1863.

Quindi, a mio avviso, il parallelo Vicksburg-Stalingrado resta valido.


Ultima modifica di Jubal Anderson Early il Dom 19 Feb 2012 - 11:00 - modificato 1 volta.
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Messaggio  Banshee Dom 19 Feb 2012 - 10:06

Concordo in toto con l'amico Early (tralascio di discutere la questione delle idee di Hitler riguardo a Stalingrado che a mio avviso non erano esattamente quelle per non andare fuori tema). L'analogia di Early è pertinente e molto intelligente. Anche riguardo al povero Pemberton ce ne sarebbe da dire, ma si vedrà tutto a suo tempo. Quanto al parallelo Von Manstein/Johnston mi pare più che appropriato accostare le due situazioni, anche se è sempre difficile paragonare un genio assoluto della strategia e tattica militare (Von Manstein) con un incapace (Johnston).

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Messaggio  HARDEE Dom 19 Feb 2012 - 14:12

Signori, buongiorno!

Le mie non simpatie nel riguardo del Presidente Davis sono già state più volte espresse in questo Forum,
pertanto ritengo che il mio punto di vista, sul del personaggio, sia ben chiaro.
Per la giustizia: non posso, non voglio e non devo accumunarlo al dittatore nazista; il Generale Pemberton
seguì le indicazioni del Presidente Davis, ma il fatto che discusse, in un consiglio di guerra, l’ordine di evacuazione di Johnston lascia presumere che godesse di una certa libertà d’azione, in più la risposta al suo superiore << Ho deciso di tenere Vicksburg quanto più a lungo possibile >> indica una sua precisa volontà.
Se poi questo consiglio di guerra fu solo un proforma per suddividere le responsabilità mi è ignoto, comunque Pemberton, come ex cadetto di West Point, non poteva ignorare il fatto che un esercito assediato da terra e fiume è in trappola e presto sarebbe stato vittima della fame.
Nutro un gran rispetto per l’Armata del Mississippi che, benché sconfitta di Chempion Hill e Big Black River seppe respingere subito il fulmineo attacco che Grant scatenò appena giunto davanti a Vicksburg, poi seppe resistere, con atti di gran valore, ad un terribile assedio che durò 47 giorni.
Riporto a tal proposito la testimonianza del Generale di Brigata Louis Hérbert:
<< Quarantotto giorni e notti passati nelle trincee , esposti al sole bruciante di giorno, all’aria gelida di notte : sottoposti a una micidiale tempesta di palle di cannone, granate e ordigni di guerra di ogni genere; ammucchiati in fosse e buche non abbastanza larghe da permettere di stendere le membra; lavorando giorno e notte alimentati con razioni ridotte di cibo della più infima qualità.
Eppure sempre di buon umore […] >>.
Non credo che il Generale Pemberton potesse chiedere di più ai suoi uomini, oltretutto le forze unioniste erano salite a più di 70.000 uomini.


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Messaggio  R.E.Lee Dom 19 Feb 2012 - 17:21

Salve Hardee !! Very Happy

...ed infatti, visto che i soccorsi non arrivavano, Pemberton decise di arrendersi...


Lee
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Messaggio  HARDEE Dom 19 Feb 2012 - 18:44

Ciao Lee Very Happy !


Rien à faire! Johnston è colpevole e basta.


Hardee


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Messaggio  Generale Meade Dom 19 Feb 2012 - 18:46

R.E.Lee ha scritto:Salve Hardee !! Very Happy

...ed infatti, visto che i soccorsi non arrivavano, Pemberton decise di arrendersi...


Lee

Ma che genere di soccorsi si aspettava Pemberton? Altre 30.000 bocche in più da sfamare? Era lui che doveva uscire da Vicksburg (cosa di cui non aveva alcuna intenzione), non farci entrare Johnston...

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Messaggio  R.E.Lee Dom 19 Feb 2012 - 21:25

Generale Meade ha scritto:
R.E.Lee ha scritto:Salve Hardee !! Very Happy

...ed infatti, visto che i soccorsi non arrivavano, Pemberton decise di arrendersi...


Lee

Ma che genere di soccorsi si aspettava Pemberton? Altre 30.000 bocche in più da sfamare? Era lui che doveva uscire da Vicksburg (cosa di cui non aveva alcuna intenzione), non farci entrare Johnston...

Meade

Caro Meade,
la "ricezione alberghiera" di Vicksburg Very Happy non era in grado di ospitare altri 30.000 "turisti" ! affraid

A parte le battute, quel che si aspettava Pemberton era semplice: che Johnston rispettasse (obbedisse ?) alle indicazioni del governo confederato e si muovesse attaccando Grant mentre costui stava tentando di assediare Vicksburg. Prendendo il Generale unionista frà 2 fuochi magari l'esito della campagna avrebbe preso un altro indirizzo. Johnston, come al solito, scelse di disobbedire e, come al solito, tutta la faccenda si risolse in un fiasco clamoroso.

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Messaggio  Generale Meade Dom 19 Feb 2012 - 22:11

Caro Lee,

sperare di prendere Grant di spalle scratch per Johnston (con quali e quanti soldati?) era una pura chimera. Anche se non era ancora famoso, "unconditional surrender" era pur sempre Grant Wink . Considerando anche che Pemberton, al posto di ubbidire al suo diretto superiore e uscire pertanto da Vicksburg, aspettava che le castagne dal fuoco le levasse Johnston mentre lui si girava i pollici dentro Vicksburg.

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Messaggio  HARDEE Dom 19 Feb 2012 - 22:24

Signori, buonasera!

Considerando che Il Governo confederato era lontano dal teatro delle operazioni, chi era più in grado di valutare meglio la situazione il Presidente Davis o il Generale Johnston?

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Messaggio  Banshee Lun 20 Feb 2012 - 9:16

Generale Meade ha scritto:Caro Lee,

sperare di prendere Grant di spalle scratch per Johnston (con quali e quanti soldati?) era una pura chimera. Anche se non era ancora famoso, "unconditional surrender" era pur sempre Grant Wink . Considerando anche che Pemberton, al posto di ubbidire al suo diretto superiore e uscire pertanto da Vicksburg, aspettava che le castagne dal fuoco le levasse Johnston mentre lui si girava i pollici dentro Vicksburg.

Meade

Al di là o meno della bontà della scelta di Pemberton di trincerarsi a Vicksburg, faccio però notare che il superiore di Pemberton (e di Johnston) era il presidente Davis. Non entro nel merito del problema, però se c'è uno che si girò i pollici fu Johnston. Quantomeno Pemberton combatté contro Grant più volte e una volta a Vicksburg tentò di resistere. Fu Johnston come suo solito a non fare alcunché se non spedire messaggi a destra e manca, lamentarsi, litigare con il supremo comando a Richmond, suggerire a Pemberton questo e quello. Ma era già tutto chiaro sin dall'inzio: "sono arrivato troppo tardi" esordì Johnston. Nulla e nessuno lo avrebbe smosso. Sono certo che se gli avessero spedito altri 50.000 uomini avrebbe trovato qualsiasi giustificazione pur di evitare di combattere. Era nella sua natura e carattere.

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Ultima modifica di Banshee il Lun 20 Feb 2012 - 9:20 - modificato 1 volta.
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Messaggio  Generale Meade Lun 20 Feb 2012 - 9:19

HARDEE ha scritto:Signori, buonasera!

Considerando che Il Governo confederato era lontano dal teatro delle operazioni, chi era più in grado di valutare meglio la situazione il Presidente Davis o il Generale Johnston?

Hardee

Il 14 giugno, Grant aveva a disposizione 71.000 uomini, di cui la metà erano stati dislocati sotto il comando di Sherman che attendeva Johnston per liquidarlo. Stà scritto negli O.R. . Come poteva attaccare Johnston alle spalle Grant resta un mistero.
L'ironia della sorte e che tra Pemberton, Kirby Smith e Johnston, alla fine dell'assedio i confederati erano in maggioranza numerica. Se Pemberton avesse seguito le direttive di Johnston, uscendo dalla trappola prima che scattasse, Grant avrebbe corso seri rischi di rimanere isolato in pieno territorio nemico, sia pur appoggiato dalle cannoniere.
Penso tuttavia che con dei mastini come Grant e Sherman, la sorte di Vicksburg fosse comunque segnata.

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Messaggio  Banshee Lun 20 Feb 2012 - 9:57

Se Grant al 14 giugno aveva a disposizione 71.000 uomini divisi in due e quindi circa 35.000 sotto Sherman (cifra che assumo sia vera, anche se credo fossero non più di 30.000) per tenere a bada Johnston, quest'ultimo aveva una forza non molto inferiore (amleno 32.000) con cui poter affrontare Sherman. Quindi non era certo impossibilitato ad attaccare Sherman. Semplicemente egli non voleva.

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Messaggio  Generale Meade Lun 20 Feb 2012 - 9:59

Banshee ha scritto:

Al di là o meno della bontà della scelta di Pemberton di trincerarsi a Vicksburg, faccio però notare che il superiore di Pemberton (e di Johnston) era il presidente Davis. Non entro nel merito del problema, però se c'è uno che si girò i pollici fu Johnston. Quantomeno Pemberton combatté contro Grant più volte e una volta a Vicksburg tentò di resistere. Fu Johnston come suo solito a non fare alcunché se non spedire messaggi a destra e manca, lamentarsi, litigare con il supremo comando a Richmond, suggerire a Pemberton questo e quello. Ma era già tutto chiaro sin dall'inzio: "sono arrivato troppo tardi" esordì Johnston. Nulla e nessuno lo avrebbe smosso. Sono certo che se gli avessero spedito altri 50.000 uomini avrebbe trovato qualsiasi giustificazione pur di evitare di combattere. Era nella sua natura e carattere.

Banshee

Per ipotesi si possono fare cose incredibili. Con la realtà dei fatti si fà quel che si può. Johnston era un generale mediocre? Sono d'accordo. Di chi è la colpa, sua o di Davis che lo aveva inviato in una missione impossibile senza supportarlo adeguatamente e corposamente con dei rinforzi sin dall'inizio? (servivano, in modo parsimonioso, per "l'avventurosa e gloriosa" invasione del Nord?). L'uomo giusto Davis lo aveva da inviare a Vicksburg. Se scelse un generale non all'altezza della situazione, e consapevole di farlo, il responsabile della disfatta di Vicksburg e totalmente sua.

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Messaggio  Generale Meade Lun 20 Feb 2012 - 10:06

Banshee ha scritto:Se Grant al 14 giugno aveva a disposizione 71.000 uomini divisi in due e quindi circa 35.000 sotto Sherman (cifra che assumo sia vera, anche se credo fossero non più di 30.000) per tenere a bada Johnston, quest'ultimo aveva una forza non molto inferiore (amleno 32.000) con cui poter affrontare Sherman. Quindi non era certo impossibilitato ad attaccare Sherman. Semplicemente egli non voleva.

Banshee

Oggi mi sono letto gli O.R. di parte confederata, e queste sono le cifre venute fuori. Prima che Pemberton si arrendesse prima del tempo promesso, Johnston mosse contro Vicksburg, ma lo "stoico" difensore si guardò bene di proseguire a "resistere", e pensò bene di arrendersi anticipatamente per salvarsi la faccia. Diversamente quel "fate qualcosa" per tirarlo fuori dai guai chiesto a Kirby Smith e a Johnston, toccava a lui farlo...

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Messaggio  Banshee Lun 20 Feb 2012 - 10:18

Generale Meade ha scritto:
Banshee ha scritto:

Al di là o meno della bontà della scelta di Pemberton di trincerarsi a Vicksburg, faccio però notare che il superiore di Pemberton (e di Johnston) era il presidente Davis. Non entro nel merito del problema, però se c'è uno che si girò i pollici fu Johnston. Quantomeno Pemberton combatté contro Grant più volte e una volta a Vicksburg tentò di resistere. Fu Johnston come suo solito a non fare alcunché se non spedire messaggi a destra e manca, lamentarsi, litigare con il supremo comando a Richmond, suggerire a Pemberton questo e quello. Ma era già tutto chiaro sin dall'inzio: "sono arrivato troppo tardi" esordì Johnston. Nulla e nessuno lo avrebbe smosso. Sono certo che se gli avessero spedito altri 50.000 uomini avrebbe trovato qualsiasi giustificazione pur di evitare di combattere. Era nella sua natura e carattere.

Banshee

Per ipotesi si possono fare cose incredibili. Con la realtà dei fatti si fà quel che si può. Johnston era un generale mediocre? Sono d'accordo. Di chi è la colpa, sua o di Davis che lo aveva inviato in una missione impossibile senza supportarlo adeguatamente e corposamente con dei rinforzi sin dall'inizio? (servivano, in modo parsimonioso, per "l'avventurosa e gloriosa" invasione del Nord?). L'uomo giusto Davis lo aveva da inviare a Vicksburg. Se scelse un generale non all'altezza della situazione, e consapevole di farlo, il responsabile della disfatta di Vicksburg e totalmente sua.

Meade

La missione era certamente difficile ma non impossibile. Senza ripetermi bastava che Johnston mostrasse un minimo di combattività e forse la campagna avrebbe avuto qualche possibilità di concludersi diversamente. Non è certo, ovvio. Quali rinforzi furono inviati per l'avventurosa e gloriosa invasione del Nord? Mistero assoluto, giacché non mi risulta che Lee ricevette (purtroppo) alcun rinforzo. L'idea di spedire Lee ad Ovest è stata già analizzata e il risultato è sempre quello: non c'era tempo a sufficienza oltre ad altri problemi. Quanto a Davis, egli aveva piena fiducia in Johnston, ahimé. All'epoca la cosa è certa e sicura in base alla documentazione, quindi non si può certo addebitare al povero Davis alcuna responsabilità. Quello aveva alla mano e quello inviò, pienamente fiducioso che Johnston possedesse le qualità per tenere a bada Grant e Sherman. Del resto Johnston si vantava con mezzo mondo che avrebbe vinto la guerra se non fosse stato ferito a Seven Pines: parole sue, mica mie. Eano tutti scarsi, eccetto lui. Compreso Lee, ovvio. La disfatta di Vicksburg non fu solo responsabilità di Davis ma anche di Johnston. In quale misura e percentuale resta da stabilire.

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