La Guerra Civile Americana 1861-1865
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.

Jefferson Davis: il presidente degli Stati Confederati

+17
piero
Banshee
Abolizionista
Mason&Dixon
Generale Meade
Benjamin F. Cheatham
Capitano Sally
R.E.Lee
vittorio migliavacca
Giancarlo
Capt. Patrick M.Griffin
Son of the South
George H. Thomas
George Armstrong Custer
forrest
Yamato-Stuart
P.G.T. Beauregard
21 partecipanti

Pagina 6 di 10 Precedente  1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10  Successivo

Andare in basso

Jefferson Davis: il presidente degli Stati Confederati - Pagina 6 Empty Re: Jefferson Davis: il presidente degli Stati Confederati

Messaggio  R.E.Lee Ven 19 Nov 2010 - 16:44

George Armstrong Custer ha scritto:Vi posto una critica molto dura nei confronti dell'operato di Davis:
"Jefferson Davis e i suoi generali non sono riusciti a lavorare insieme. Davis voleva essere un generale, non il presidente della CSA. Non ha mai rinunciato ad essere un generale in materia di strategia. Davis ha interferito nelle questioni di strategia, dando indicazioni ai suoi generali, senza dare loro i mezzi per portare a termine i suoi obiettivi. Ha fatto scelte discutibili nelle nomine dei comandanti, spesso la selezione di essi è stata fatta in base alle preferenze personali piuttosto che alle loro professionalità. Ha sostenuto caparbiamente i suoi generali preferiti, anche se ciò andava a scapito dei benefici complessivi per la Confederazione".
D. Keith Dickson

Beh..sicuramente davis è stato l'uomo più preso " a pesci in faccia" dell'intero conflitto, almeno dagli storici. quando sostenne alcuni generali è stato criticato per questo, quando non li sostenne, anzi li rimosse, vedi Johnston ad atlanta, è stato comunque criticato. qualsiasi cosa che abbia fatto a leggere le critiche degli storici l'ha fatta sbagliando..

Lee
R.E.Lee
R.E.Lee
Moderatore - Tenente-generale
Moderatore - Tenente-generale

Numero di messaggi : 4084
Data d'iscrizione : 02.12.08
Età : 62
Località : Montevarchi / Torino

Torna in alto Andare in basso

Jefferson Davis: il presidente degli Stati Confederati - Pagina 6 Empty Re: Jefferson Davis: il presidente degli Stati Confederati

Messaggio  R.E.Lee Ven 19 Nov 2010 - 19:16

George Armstrong Custer ha scritto:Caro Cheatham, credo che tu abbia ragione. Davis ha sempre avuto un rapporto di fiducia reciproca con Lee, anche perchè il generale era sempre disposto a condividere i suoi piani con lui e a chiedergli consigli, cosa che altri generali- quali Beauregard e Joe Johnston- non facevano, tenendolo a volte all'oscuro.

Sempre a proposito di Davis vorrei ricordare che quando nominò Lee al comando delle forze stanziate in Virginia, si beccò critiche ed ilarità da molti politici giornalisti ecc....
tutto sommato direi che quella volta il buon Jeff ebbe un buon intuito comandando quella nomina. gli storici che lo criticano quasi a prescindere, tengono sempre poco conto di questo fatto...


Lee Wink
R.E.Lee
R.E.Lee
Moderatore - Tenente-generale
Moderatore - Tenente-generale

Numero di messaggi : 4084
Data d'iscrizione : 02.12.08
Età : 62
Località : Montevarchi / Torino

Torna in alto Andare in basso

Jefferson Davis: il presidente degli Stati Confederati - Pagina 6 Empty Re: Jefferson Davis: il presidente degli Stati Confederati

Messaggio  R.E.Lee Ven 25 Feb 2011 - 14:25

George Armstrong Custer ha scritto:Sono d'accordo con l'ultimo intevento del ns Lee; è eccessivo dare troppa importanza ai cd. fire-eaters (mangiafuoco) come elementi fondamentali che hanno fatto scoppiare la guerra civile; però, dal 1850 al 1860, i predetti hanno esperito un ruolo rlevante che ha contribuito notevolmente ad esacerbare gli animi negli USA, e la classe politica dominante all'epoca non ha fatto nulla per impedirlo. L'argomento andrebbe studiato più a fondo e, a quanto mi risulta, vi sono storici americani che hanno cercato di approfondire quale sia stato effettivamente il loro ruolo. Degno di nota rimane la circostanza che Jefferson Davis, nella formazione del suo primo Gabinetto, escluse dalla nomina nomi noti per le loro tesi estremiste.

Caro George,
forse Davis escluse i mangiafuoco dal primo gabinetto, ipotizzo, per formare un apparato di governo il più moderato possibile. magari sperava che il neo governo confederato venisse riconosciuto dalle potenze straniere, Usa compresi.
Per tagliar corto, agendo così, Davus sperava ancora di ottenere l'indipendenza evitando la guerra



Lee.
R.E.Lee
R.E.Lee
Moderatore - Tenente-generale
Moderatore - Tenente-generale

Numero di messaggi : 4084
Data d'iscrizione : 02.12.08
Età : 62
Località : Montevarchi / Torino

Torna in alto Andare in basso

Jefferson Davis: il presidente degli Stati Confederati - Pagina 6 Empty Re: Jefferson Davis: il presidente degli Stati Confederati

Messaggio  Banshee Mar 22 Mar 2011 - 11:02

Generale Meade ha scritto:Caro Custer,

oltre le perdite da te citate, 50,000 uomini tra giugno e luglio del 1862, se si aggiungono le perdite della Campagna del Maryland di settembre 1862 (20.000 circa tra morti, feriti e disertori -molti-. I soldati non trovavano giusto aggredire l'Unione, erano loro che si sentivano aggrediti e volevano combattere pertanto solo sulla difensiva) e quelle della campagna di Pennysilvania di giugno e luglio del 1863 (oltre 23.000), si raggiunge una cospicua cifra di soldati che, se utilizzati adeguatamente per la difesa dei confini della confederazione, sarebbero stati un osso assai duro da spezzare per le armate unioniste.

Meade

Francamente non capisco in cosa avrebbe dovuto consistere codesta difesa dei confini della Confederazione...forse avrebbero dovuto essere scaglionati lungo il 1.200.000 mq di territorio, in isolate postazioni? Oppure lungo i confini naturali, ancora più estesi, considerando le dimensioni delle coste e la superiorità navale unionista? Ossia, assumendo per eccesso che i confederati avessero circa 300.000 uomini alle armi in quel periodo, un uomo ogni 4 chilometri Shocked Eppure l'esperienza di una difesa capillare del territorio (che persino Davis, che quella strategia aveva ispirato, ebbe a riconoscere come disastrosa) aveva mostrato tutta la sua futilità: mentre la caduta di Fort Henry/Donelson e dell'Isola nr.10 da sé sole, contribuirono a far perdere circa 25.000 uomini ai confederati senza produrre alcuna significativa perdita tra gli unionisti, la strategia di concentrazione delle forze e l'uso della manovra strategica offensiva di Lee produssero un numero di perdite nelle fila degli unionisti maggiore di quelle subite. La prospettiva manca inoltre totalmente di storicità. Bisogna rammentare che quando Lee assunse il comando sul fronte virginiano nel giugno del 1862 il nemico si trovava alle porte di Richmond e un'eventuale caduta della capitale della Confederazione avrebbe comportato, quasi sicuramente, la resa del governo confederato. Una strategia e una tattica offensive erano quindi, in un certo senso, obbligate. Infine, mi pare si ometta totalmente di prendere in esame il fattore morale: i numeri delle perdite da sé soli non sono fattori che possano sempre spiegare una sconfitta o una vittoria. Come ampiamente dimostrato da Gary W. Gallagher furono proprio le vittorie di Lee (e comunque il suo atteggiamento quasi spregiudicato) a ridestare la speranza di conquistare l'indipendenza nel popolo sudista. In realtà in tre mesi soli di comando Lee aveva ribaltato completamente la causa della Confederazione: da disperata essa divenne possibile, dalle porte di Richmond la guerra fu trasferita sul suolo nordista.
Quanto a Davis, credo che esso fu la scelta migliore per la carica che doveva ricoprire: l'uomo aveva molti difetti ma anche molti pregi; e paradossalmente, se una mancanza può essere intravista nel suo operato, essa mi pare più da addebitarsi alla sua mancanza di coraggio e alla sua volontà di decentralizzare il comando sui vari fronti (senza un prospettiva davvero unitaria). L'immagine di Jefferson Davis come di un accentratore mi pare sia erronea.

Banshee
Banshee
Banshee
Tenente-generale
Tenente-generale

Numero di messaggi : 1966
Data d'iscrizione : 17.03.09
Località : La Spezia

Torna in alto Andare in basso

Jefferson Davis: il presidente degli Stati Confederati - Pagina 6 Empty L'ultimo discorso di Davis

Messaggio  Generale Meade Lun 28 Mar 2011 - 10:04

Danville, 4 aprile 1865.

" Il Generale in Capo del nostro Esercito ha ritenuto necessario manovrare in maniera tale da scoprire la capitale, implicando così il ritiro del Governo dalla città di Richmond.
Sarebbe poco saggio, ammesso che fosse possibile, celare il grave danno morale e materiale che risulterà per la nostra causa dall'occupazione di Richmond da parte del nemico. E' egualmente poco saggio e indegno di noi patrioti di una sacra causa, far si che le nostre energie cedano, i nostri spiriti si indeboliscano o i nostri sforzi si rallentino sotto il peso di sia pur calamitose sconfitte. Mentre per noi è stata fonte di orgoglio nazionale l'aver saputo mantenere durante quattro anni di lotta ineguale e nell'immediata vicinanza del centro della potenza del nemico, libera dalla macchia della presenza di costui, la sede del Governo che ci eravamo scelto; mentre il ricordo degli eroici caduti che hanno dato la loro vita per la sua difesa deve vivere per sempre nel santuario dei nostri cuori; mentre la difesa della capitale, che è normalmente considerata la testimonianza di fronte all'umanità di una separata esistenza nazionale, era per noi cosa sommamente cara; è anche vero - e non deve essere dimenticato - che la perdita da noi sofferta non è priva di compenso. Per molti mesi la maggiore e migliore Armata della Confederazione, guidata da un comandante la cui presenza ispira egual fiducia ai soldati e al popolo, è stata grandemente ostacolata dall'esigenza di vigilare costantemente gli approcci alla capitale, ed è così stata costretta a rinunziare a più di una opportunità di promettenti azioni. Le speranze e la fiducia del nemico sono state costantemente eccitate dalla convinzione che il possesso di Richmond da parte loro sarebbe stato il segnale della nostra sottomissione alla loro volontà, e li avrebbe alleggeriti dal fardello della guerra, poichè il diminuire delle loro risorse li ammonisce che essa dovrà venire abbandonata se non la si potrà portare ad una rapida fine vittoriosa. Tocca a noi, miei concittadini, mostrare, mediante il nostro comportamento sotto i rovesci, quanto sciagurato sia stato l'auto-inganno di quanti ci hanno creduti meno capaci di sopportare con fortezza la sventura che di affrontare con coraggio il pericolo. Siamo ora entrati in una nuova fase della lotta il ricordo della quale dovrà durare per tutte le epoche e rendere sempre più illustre il nostro paese.
Alleggeriti dall'esigenza di proteggere città o punti particolari, importanti ma non vitali per la nostra difesa, con un esercito libero di spostarsi da un punto all'altro e di colpire i distaccamenti e le guarnigioni isolate del nemico, operante nell'interno del nostro paese, ove i rifornimenti sono più accessibili e dove il nemico sarà lontanissimo dalle sue basi e tagliato fuori da ogni aiuto in caso di rovescio, più nulla ci è ora necessario per rendere certo il nostro trionfo eccetto il mostrare una inflessibile risolutezza. Vogliamo soltanto ciò: e siamo liberi: e chi mai, alla luce degli eventi passati, oserebbe dubitare della nostra fermezza per il futuro?
Animato da quella fiducia nel vostro spirito e nella vostra fermezza che mai mi è venuta meno, vi annuncio, concittadini, che intendo continuare a difendere la vostra causa con tutto il mio cuore e la mia anima; che non consentirò mai ad abbandonare al nemico un palmo di terreno di qualsiasi Stato della Confederazione; ... che la Virginia, con l'aiuto del suo popolo e la benedizione della Provvidenza, sarà tenuta e difesa e che mai sarà fatta pace con gli infami invasori dei suoi focolari mediante il sacrificio di qualsiasi parte dei suoi diritti o dei suoi territori. Se, sotto la pressione del numero, fossimo mai costretti a ritirarci temporaneamente fuori dai suoi confini, o da quelli di qualsiasi Stato di confine, torneremo più e più volte, sinchè il deluso ed esausto nemico dovrà abbandonare disperato il suo interminabile e impossibile tentativo di rendere schiavo un popolo risoluto e libero.
Non cediamo quindi alla sfiducia, miei concittadini; ma, sicuri dei doni e della protezione - che mai ci mancarono - del nostro Dio, andiamo incontro al nemico con nuovo senso di sfida, con cuori invitti ed invincibili. "

J. Davis




Meade
Generale Meade
Generale Meade
Tenente-generale
Tenente-generale

Numero di messaggi : 4139
Data d'iscrizione : 14.10.09
Età : 62

Torna in alto Andare in basso

Jefferson Davis: il presidente degli Stati Confederati - Pagina 6 Empty Re: Jefferson Davis: il presidente degli Stati Confederati

Messaggio  Generale Meade Lun 28 Mar 2011 - 19:35

Banshee ha scritto:Non vedo dove stia la supposta dicotomia tra Davis e Lee né questa sorta di insubordinazione adombrata da parte del generale confederato, se non addirittura una specie di ammutinamento come si vorrebbe far credere.

Tralascio di far notare che nel messaggio di Davis non si fa menzione alcuna ad una guerriglia di alcun tipo (dove?come?mistero impenetrabile) come pure di ribadire che quella della guerriglia era un'idea a dir poco risibile e senza prospettive sul piano streategico, visto il tessuto sociale del Sud e le problematiche relative alla volontà della stragrande maggioranza della popolazione civile di farla finita con la guerra, per arrivare direttamente alla questione.

Che Lee, indipendentemente da ogni considerazione sul fatto che egli non avesse più razioni per i suoi uomini, potesse firmare la resa in qualità di comandante supremo dell'ANV e di COMANDANTE IN CAPO DEGLI ESERCITI DELLA CONFEDERAZIONE mi pare non solo ovvio, ma anche corretto sotto il profilo legale, spettando a lui solo di decidere o meno se farlo o non farlo. Egli non ha firmato la resa della CSA nè si è mai arrogato tale potere, ma ha solo firmato la resa dell'esercito che comandava Rolling Eyes . In questo il potere politico e civile non contava proprio nulla. A Jefferson Davis, invece, spettava di negoziare la pace o di firmare la resa eventualmente del Governo della Confederazione, e quindi, in sostanza della CSA. Francamente, non vedo proprio la questione.

Banshee

----------------------------------------------------------------------------------
Animato da quella fiducia nel vostro spirito e nella vostra fermezza che mai mi è venuta meno, vi annuncio, concittadini, che intendo continuare a difendere la vostra causa con tutto il mio cuore e la mia anima; che non consentirò mai ad abbandonare al nemico un palmo di terreno di qualsiasi Stato della Confederazione; ... che la Virginia, con l'aiuto del suo popolo e la benedizione della Provvidenza, sarà tenuta e difesa e che mai sarà fatta pace con gli infami invasori dei suoi focolari mediante il sacrificio di qualsiasi parte dei suoi diritti o dei suoi territori. Se, sotto la pressione del numero, fossimo mai costretti a ritirarci temporaneamente fuori dai suoi confini, o da quelli di qualsiasi Stato di confine, torneremo più e più volte, sinchè il deluso ed esausto nemico dovrà abbandonare disperato il suo interminabile e impossibile tentativo di rendere schiavo un popolo risoluto e libero.
Non cediamo quindi alla sfiducia, miei concittadini; ma, sicuri dei doni e della protezione - che mai ci mancarono - del nostro Dio, andiamo incontro al nemico con nuovo senso di sfida, con cuori invitti ed invincibili. "

J. Davis

----------------------------------------------------------------------------------



Egr. Banshee,

se lei in queste parole non ci legge un invito alla guerriglia, mi spiega cosa voleva intendere il presidente Davis?

Meade
Generale Meade
Generale Meade
Tenente-generale
Tenente-generale

Numero di messaggi : 4139
Data d'iscrizione : 14.10.09
Età : 62

Torna in alto Andare in basso

Jefferson Davis: il presidente degli Stati Confederati - Pagina 6 Empty Re: Jefferson Davis: il presidente degli Stati Confederati

Messaggio  Banshee Lun 28 Mar 2011 - 20:08

Generale Meade ha scritto:
Banshee ha scritto:Non vedo dove stia la supposta dicotomia tra Davis e Lee né questa sorta di insubordinazione adombrata da parte del generale confederato, se non addirittura una specie di ammutinamento come si vorrebbe far credere.

Tralascio di far notare che nel messaggio di Davis non si fa menzione alcuna ad una guerriglia di alcun tipo (dove?come?mistero impenetrabile) come pure di ribadire che quella della guerriglia era un'idea a dir poco risibile e senza prospettive sul piano streategico, visto il tessuto sociale del Sud e le problematiche relative alla volontà della stragrande maggioranza della popolazione civile di farla finita con la guerra, per arrivare direttamente alla questione.

Che Lee, indipendentemente da ogni considerazione sul fatto che egli non avesse più razioni per i suoi uomini, potesse firmare la resa in qualità di comandante supremo dell'ANV e di COMANDANTE IN CAPO DEGLI ESERCITI DELLA CONFEDERAZIONE mi pare non solo ovvio, ma anche corretto sotto il profilo legale, spettando a lui solo di decidere o meno se farlo o non farlo. Egli non ha firmato la resa della CSA nè si è mai arrogato tale potere, ma ha solo firmato la resa dell'esercito che comandava Rolling Eyes . In questo il potere politico e civile non contava proprio nulla. A Jefferson Davis, invece, spettava di negoziare la pace o di firmare la resa eventualmente del Governo della Confederazione, e quindi, in sostanza della CSA. Francamente, non vedo proprio la questione.

Banshee

----------------------------------------------------------------------------------
Animato da quella fiducia nel vostro spirito e nella vostra fermezza che mai mi è venuta meno, vi annuncio, concittadini, che intendo continuare a difendere la vostra causa con tutto il mio cuore e la mia anima; che non consentirò mai ad abbandonare al nemico un palmo di terreno di qualsiasi Stato della Confederazione; ... che la Virginia, con l'aiuto del suo popolo e la benedizione della Provvidenza, sarà tenuta e difesa e che mai sarà fatta pace con gli infami invasori dei suoi focolari mediante il sacrificio di qualsiasi parte dei suoi diritti o dei suoi territori. Se, sotto la pressione del numero, fossimo mai costretti a ritirarci temporaneamente fuori dai suoi confini, o da quelli di qualsiasi Stato di confine, torneremo più e più volte, sinchè il deluso ed esausto nemico dovrà abbandonare disperato il suo interminabile e impossibile tentativo di rendere schiavo un popolo risoluto e libero.
Non cediamo quindi alla sfiducia, miei concittadini; ma, sicuri dei doni e della protezione - che mai ci mancarono - del nostro Dio, andiamo incontro al nemico con nuovo senso di sfida, con cuori invitti ed invincibili. "

J. Davis

----------------------------------------------------------------------------------



Egr. Banshee,

se lei in queste parole non ci legge un invito alla guerriglia, mi spiega cosa voleva intendere il presidente Davis?

Meade

Debbo dire che in generale i proclami hanno uno scopo propagandistico e nulla più. E a parte alcuni famosi proclami espliciti (mi vengono in mente quelli di Stalin nel 1941 alcuni giorni dopo l'inizio dell'operazione "Barbarossa" che esplicitamente invitava alla guerra cd.partigiana o quelli di Hitler e Goebbels nel 1944 che invitavano alla "guerra totale" ossia alla mobilitazione economica totale della Germania per scopi bellici), essi lasciano un pò il tempo che trovano, essendo molto generici. Ad esempio sempre per rimanere in tema di seconda guerra mondiale, è noto che ciascuno degli statisti principali (Roosevelt, Churchill, Hitler stesso) hanno più volte proclamato che avrebbero distrutto il nemico : ma non intendevano poi realmente annientarli fisicamente, in caso di vittoria.

Detto ciò, vediamo di analizzare il discorso di Davis nella sua interezza. Basta leggerlo nella sua integralità per comprendere che non ha certo lo scopo di invitare il popolo ad una lotta partiginana o alla guerriglia. Nella prima parte annuncia l'abbandono della difesa di Richmond. Seguono considerazioni sul fatto che per quattro anni la sede del governo è stata difesa con onore. Indi espone un problema strategico interessante: "la maggiore e migliore Armata della Confederazione, guidata da un comandante la cui presenza ispira egual fiducia ai soldati e al popolo, è stata grandemente ostacolata dall'esigenza di vigilare costantemente gli approcci alla capitale, ed è così stata costretta a rinunziare a più di una opportunità di promettenti azioni". Ecco il nocciolo del discorso, che è da ricollegarsi a quest'altra importante frase "Alleggeriti dall'esigenza di proteggere città o punti particolari, importanti ma non vitali per la nostra difesa, con un esercito libero di spostarsi da un punto all'altro e di colpire i distaccamenti e le guarnigioni isolate del nemico, operante nell'interno del nostro paese, ove i rifornimenti sono più accessibili e dove il nemico sarà lontanissimo dalle sue basi e tagliato fuori da ogni aiuto in caso di rovescio, più nulla ci è ora necessario per rendere certo il nostro trionfo eccetto il mostrare una inflessibile risolutezza." E' chiaro a cosa alluda Davis: la fatto che ora la strategia non è più legata alla difesa di un punto preciso e al piano di Lee di ricongiungersi con Johnston e continuare la lotta. Il discorso prosegue e mentre non si fa cenno alcuno a piani per la guerriglia, si invita la popolazione a non demoralizzarsi. Di notevole interesse quest'altro punto che conferma che ogni altra interpretazione non ha senso "vi annuncio, concittadini, che intendo continuare a difendere la vostra causa con tutto il mio cuore e la mia anima; che non consentirò mai ad abbandonare al nemico un palmo di terreno di qualsiasi Stato della Confederazione; ... che la Virginia, con l'aiuto del suo popolo e la benedizione della Provvidenza, sarà tenuta e difesa e che mai sarà fatta pace con gli infami invasori dei suoi focolari mediante il sacrificio di qualsiasi parte dei suoi diritti o dei suoi territori. Se, sotto la pressione del numero, fossimo mai costretti a ritirarci temporaneamente fuori dai suoi confini, o da quelli di qualsiasi Stato di confine, torneremo più e più volte, sinchè il deluso ed esausto nemico dovrà abbandonare disperato il suo interminabile e impossibile tentativo di rendere schiavo un popolo risoluto e libero Dunque, è evidente come Davis alluda al fatto che non intende abbandonare la lotta e cosa più importante che se anche abbandonerà la Virginia vi farà ritorno. Non possono esservi fraintendimenti: l'unico elemento presente è un esercito e la ritirata precede alla possibilità di meglio operare per l'ANV; del resto aggiunge anche se abbandoneremo il terreno lo riconquisteremo: dunque una difesa TERRITORIALE che mal si sposa con un'interpretazione diversa.

Banshee
Banshee
Banshee
Tenente-generale
Tenente-generale

Numero di messaggi : 1966
Data d'iscrizione : 17.03.09
Località : La Spezia

Torna in alto Andare in basso

Jefferson Davis: il presidente degli Stati Confederati - Pagina 6 Empty Re: Jefferson Davis: il presidente degli Stati Confederati

Messaggio  Generale Meade Lun 28 Mar 2011 - 20:58

Egr. Banshee,

dunque lei mi conferma che l'intenzione di Davis era di proseguire la guerra solo con eserciti regolari dentro i confini degli Stati confederati sin che era possibile? Diversamente avrebbe accettato di capitolare e darla vinta al nemico?

Meade
Generale Meade
Generale Meade
Tenente-generale
Tenente-generale

Numero di messaggi : 4139
Data d'iscrizione : 14.10.09
Età : 62

Torna in alto Andare in basso

Jefferson Davis: il presidente degli Stati Confederati - Pagina 6 Empty Re: Jefferson Davis: il presidente degli Stati Confederati

Messaggio  George Armstrong Custer Lun 28 Mar 2011 - 22:10

Ricordo agli utenti che sulla ipotesi di una eventuale guerriglia nel Sud esiste un topic apposito:
https://guerracivileamerican.forumattivo.com/t566-dalla-sua-fine-in-poi-la-guerra-si-fosse-trasformata-in-guerriglia#9993


Il moderatore
George Armstrong Custer
George Armstrong Custer
Moderatore - Tenente-generale
Moderatore - Tenente-generale

Numero di messaggi : 2617
Data d'iscrizione : 30.12.08
Età : 67
Località : Roma

Torna in alto Andare in basso

Jefferson Davis: il presidente degli Stati Confederati - Pagina 6 Empty Re: Jefferson Davis: il presidente degli Stati Confederati

Messaggio  Banshee Mar 29 Mar 2011 - 7:20

Generale Meade ha scritto:Egr. Banshee,

dunque lei mi conferma che l'intenzione di Davis era di proseguire la guerra solo con eserciti regolari dentro i confini degli Stati confederati sin che era possibile? Diversamente avrebbe accettato di capitolare e darla vinta al nemico?

Meade

Caro Meade,
se la prova dell'esistenza di un piano del Presidente Davis di proseguire la guerra per mezzo della guerriglia, sta nel suo proclama qui sopra riprodotto, direi che siamo nell'ambito della fantascienza. L'unico soggetto citato nel predetto discorso è l'esercito. Detto proclama interviene prima della resa di Appomattox e di quella deglia altri eserciti. Si fa riferimento alla sola caduta di Richmond e alla situazione in Virginia. Se poi esistesse un piano preciso, non saprei: la storia si fa con i documenti, le testimonianze, i reperti. Non sulle supposizioni.
Per rispondere alle domande:
1) Sì come si evince dal proclama.
2) Non è chiaro cosa intendi.

Banshee
Banshee
Banshee
Tenente-generale
Tenente-generale

Numero di messaggi : 1966
Data d'iscrizione : 17.03.09
Località : La Spezia

Torna in alto Andare in basso

Jefferson Davis: il presidente degli Stati Confederati - Pagina 6 Empty Davis aveva un occhio finto?

Messaggio  Generale Meade Mar 5 Apr 2011 - 8:59

Leggendo il libro di M. Angelini "Gli Stati Confederati d'America: utopia o realtà possibile?" a pag. 109, l'autore scrive che Davis, durante la guerra col Messico, nella battaglia di Buena Vista, perse un occhio. Da altre fonti sembrerebbe invece che lo perse per una malattia (l'occhio sinistro) nel 1857 o nel 1858.

[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]

A guardare questa foto, sembrerebbe di no.
Qualcuno degli amici del forum è al corrente della cosa?

Meade
Generale Meade
Generale Meade
Tenente-generale
Tenente-generale

Numero di messaggi : 4139
Data d'iscrizione : 14.10.09
Età : 62

Torna in alto Andare in basso

Jefferson Davis: il presidente degli Stati Confederati - Pagina 6 Empty Re: Jefferson Davis: il presidente degli Stati Confederati

Messaggio  piero Mar 5 Apr 2011 - 11:46

Surv Ophthalmol. 2006 Nov-Dec; 51 (6) :596-600.

La malattia degli occhi di Jefferson Davis (1808-1889).
Hertle RW, Spellman R.

Children's Hospital di Pittsburgh, e Centro UPMC Eye, occhio e orecchio Institute, Pittsburgh, PA 15.260, USA.
estratto

L'unico presidente confederato Jefferson Davis, ha condotto una vita lunga e movimentata. ...la salute di Davis era un problema costante e ha subito un attacco quasi fatale di "malaria" nel 1836. Nell'inverno del 1857-1858 è di nuovo gravemente malato e per la fine di febbraio 1858 una malattia cronica, recidivante, infiammatoria oculare . Utilizzando testimonianze storiche provenienti da più fonti, questo lavoro intende proporre una diagnosi di condizione oculare del Presidente della Confederazione e di considerare in che modo questo potrebbe aver influenzato le sue decisioni militari e politiche

Usando una combinazione di prove aneddotiche e scientifica - compresi gli studi moderni - Dr. Hertle e suo nipote concludono che Davis soffriva di "herpes simplex keratouveitis", una condizione che resta una delle principali cause di lesioni agli occhi.

Una parte particolarmente interessante di questo articolo riguarda il parere degli autori . che la condizione di Davis ha avuto conseguenze durante la guerra civile, soprattutto durante la primavera e all'inizio del 1863. A quel tempo, Davis è stato confinato in casa sua per più settimane alla volta, e la malattiapuò quindi aver interferito con le funzioni di Presidente degli Stati Confederati. Per coincidenza, era anche un periodo cruciale nella pianificazione militare per la Confederazione. Gli autori sostengono che i farmaci per la malattia degli occhi,utilizzato per il trattamento,sia una delle cause della ridotta capacità decisionale Davis con conseguente ridotta capacità e scarsa comunicazione con i comandanti militari, come Lee e Pemberton.


Come risultato, la maggior parte le foto di Davis sono di profilo a destra, nascondendo così l'occhio sinistro.
saluti

piero
Capitano
Capitano

Numero di messaggi : 224
Data d'iscrizione : 21.03.11

Torna in alto Andare in basso

Jefferson Davis: il presidente degli Stati Confederati - Pagina 6 Empty Re: Jefferson Davis: il presidente degli Stati Confederati

Messaggio  Generale Meade Mar 5 Apr 2011 - 11:49

Caro Piero,
ti ringrazio per la risposta.

Meade
Generale Meade
Generale Meade
Tenente-generale
Tenente-generale

Numero di messaggi : 4139
Data d'iscrizione : 14.10.09
Età : 62

Torna in alto Andare in basso

Jefferson Davis: il presidente degli Stati Confederati - Pagina 6 Empty Re: Jefferson Davis: il presidente degli Stati Confederati

Messaggio  piero Mar 5 Apr 2011 - 11:58

de nada. scusate la traduzione un po' maccheronica, ma l'inglese non lo frequento più da parecchio.risaluti

piero
Capitano
Capitano

Numero di messaggi : 224
Data d'iscrizione : 21.03.11

Torna in alto Andare in basso

Jefferson Davis: il presidente degli Stati Confederati - Pagina 6 Empty Re: Jefferson Davis: il presidente degli Stati Confederati

Messaggio  George Armstrong Custer Mar 5 Apr 2011 - 18:42

Luraghi sostiene che Davis fosse affetto di una malattia all'occhio che i medici moderni diagnosticherebbero come un glaucoma.
George Armstrong Custer
George Armstrong Custer
Moderatore - Tenente-generale
Moderatore - Tenente-generale

Numero di messaggi : 2617
Data d'iscrizione : 30.12.08
Età : 67
Località : Roma

Torna in alto Andare in basso

Jefferson Davis: il presidente degli Stati Confederati - Pagina 6 Empty Re: Jefferson Davis: il presidente degli Stati Confederati

Messaggio  piero Lun 4 Lug 2011 - 14:57

la posto qui perchè riguarda Davis-ma non so se è il topic giusto
lettera a mr.blair

"Richmond, Va., January 12, 1865.

"Sir: I have deemed it proper and probably desirable to you to give you in this form the substance of remarks made by me to be repeated by you to President Lincoln.
"I have no disposition to find obstacles in forms and am willing now as heretofore to enter into negotiations for the restoration of peace; and am ready to send a commission whenever I have reason to suppose it will be received, or to receive a commission if the United States government shall choose to send one. That, notwithstanding the rejection of our former offers, I would, if you could promise that a commissioner, minister, or other agent, would be received, appoint one immediately, and renew the effort to enter into conference with the view to secure peace to the two countries.

JEFFERSON DAVIS
parla espressamente di abboccamenti precedenti tentati da Davis( tanto per capirci prima di hampton roads) quindi, a naso, almeno metà del '64...
saludos

piero
Capitano
Capitano

Numero di messaggi : 224
Data d'iscrizione : 21.03.11

Torna in alto Andare in basso

Jefferson Davis: il presidente degli Stati Confederati - Pagina 6 Empty Re: Jefferson Davis: il presidente degli Stati Confederati

Messaggio  Generale Meade Lun 2 Apr 2012 - 17:23

HARDEE ha scritto:Signori, buongiorno!

Dopo la sconfitta di Atlanta il Generale Hood si diresse verso il Tennessee lasciando libera la via per il mare alle Armate del Generale Sherman, ma questa fu un'operazione saggia?


Hardee

Prendo lo spunto per la domanda posta dal ns. Hardee per farne un'altra: cosa sapeva realmente la popolazione del Meridione del disastro che si stava profilando nel fronte Ovest? Cosa sapevano dell'invasione del Tennessee da parte di Hood mentre Sherman metteva a ferro e fuoco la Georgia?
E' possibile che le maglie della censura avessero agito come quando scoppiò la rivolta del pane a Richmond, dove tutto fu messo a tacere, compreso gli arresti, e le poche fonti rimaste sono il diario di John Beauchamp "A Rebel War Clerk's Diary", le testimonianze dei prigionieri federali presenti in citta e poco altro?
Possibile che nessuno avesse protestato e chiesto a Davis di dare conto della catastrofe incombente nell'Ovest?

Meade
Generale Meade
Generale Meade
Tenente-generale
Tenente-generale

Numero di messaggi : 4139
Data d'iscrizione : 14.10.09
Età : 62

Torna in alto Andare in basso

Jefferson Davis: il presidente degli Stati Confederati - Pagina 6 Empty Re: Jefferson Davis: il presidente degli Stati Confederati

Messaggio  Banshee Mer 4 Apr 2012 - 10:46

Non entro nel merito della questione della "rivolta del pane", questione che confesso non mi appassiona molto e di cui so poco. Una cosa però è certa. Se c'era una società altamente democratica, in cui l'opinione pubblica esercitava una forte influenza sia di sostegno che di controllo attraverso i giornali e gli opinionisti era quella confederata. Difficile pensare che vi fosse qualche forma di censura riguardo la disastrosa campagna di Hood nel Tennessee. Del resto la raccolta degli articoli scritti nel corso dela GCA del più noto giornalista sudista, Edward Pollad (un arci-nemico di Davis) uscita immediatamente dopo le fine delle ostilità (The Southern History of War in 4 volumi) nel quarto anno di guerra si occupa della vicenda, con aspre critiche. Il Sud era ben informato, dunque.

Banshee
Banshee
Banshee
Tenente-generale
Tenente-generale

Numero di messaggi : 1966
Data d'iscrizione : 17.03.09
Località : La Spezia

Torna in alto Andare in basso

Jefferson Davis: il presidente degli Stati Confederati - Pagina 6 Empty Re: Jefferson Davis: il presidente degli Stati Confederati

Messaggio  Ospite Gio 12 Apr 2012 - 17:27

Banshee ha scritto:Non entro nel merito della questione della "rivolta del pane", questione che confesso non mi appassiona molto e di cui so poco. Una cosa però è certa. Se c'era una società altamente democratica, in cui l'opinione pubblica esercitava una forte influenza sia di sostegno che di controllo attraverso i giornali e gli opinionisti era quella confederata. Difficile pensare che vi fosse qualche forma di censura riguardo la disastrosa campagna di Hood nel Tennessee. Del resto la raccolta degli articoli scritti nel corso dela GCA del più noto giornalista sudista, Edward Pollad (un arci-nemico di Davis) uscita immediatamente dopo le fine delle ostilità (The Southern History of War in 4 volumi) nel quarto anno di guerra si occupa della vicenda, con aspre critiche. Il Sud era ben informato, dunque.

Banshee

D'altronde sarebbe stato molto difficile nascondere la verità delle operazioni e di quanto stesse accadendo ad una popolazione che in un modo o nell'altro iniziò a viver ele operazioni sul proprio territorio e, soprattutto, in un contesto quale era quello della Confederazione dove la dialettica tra potere centrale e singoli stati fu sempre presente, spesso conflittuale e comunque sempre sotto gli occhi della Stampa.


Ultima modifica di Lloyd J. Beall il Gio 12 Apr 2012 - 17:32 - modificato 1 volta.

Ospite
Ospite


Torna in alto Andare in basso

Jefferson Davis: il presidente degli Stati Confederati - Pagina 6 Empty Re: Jefferson Davis: il presidente degli Stati Confederati

Messaggio  Banshee Gio 12 Apr 2012 - 17:31

Assolutamente d'accordo. Penso che la società sudista, pur con tutte le sue imperfezioni, possa essere considerata a pieno titolo, una società altamente democratica, persino più di quella settentrionale ove l'esistenza di moti e opposizioni popolari assai violente, costrinse il presidente Lincoln alla sospensione dell'habeas corpus. E' un caso forse che lo storico David H. Donald abbia scritto che sulla tomba della CSA avrebbe dovuto troneggiare l'epitaffio "morta per democrazia"?

Banshee
Banshee
Banshee
Tenente-generale
Tenente-generale

Numero di messaggi : 1966
Data d'iscrizione : 17.03.09
Località : La Spezia

Torna in alto Andare in basso

Jefferson Davis: il presidente degli Stati Confederati - Pagina 6 Empty Re: Jefferson Davis: il presidente degli Stati Confederati

Messaggio  Ospite Gio 12 Apr 2012 - 17:38

Molti ragionerebbero infatti sull'utilità della democrazia in guerra. La Confederazione decise di applicarla in ogni fase del conflitto e questo oggi ci appare come un continuo dibattito tra i poteri, stati e forze dal momento in cui noi penseremmo che l'unica preoccupazione sarebbe dovuta essere la guerra. Così non fu. La Confederazione dimostrò, nella sua sconfitta, di non esser una mera copia dell'Unione nata per tutelare magari gl interessi di gruppi di potere ma una vera e propria entità politica e statale democratica.

Ospite
Ospite


Torna in alto Andare in basso

Jefferson Davis: il presidente degli Stati Confederati - Pagina 6 Empty Re: Jefferson Davis: il presidente degli Stati Confederati

Messaggio  Banshee Gio 12 Apr 2012 - 17:41

Esattamente. Comprendere questo è capire l'essenza della civiltà sudista. Parafrasando Nietzsche, per tutti e per nessuno.

Banshee
Banshee
Banshee
Tenente-generale
Tenente-generale

Numero di messaggi : 1966
Data d'iscrizione : 17.03.09
Località : La Spezia

Torna in alto Andare in basso

Jefferson Davis: il presidente degli Stati Confederati - Pagina 6 Empty Re: Jefferson Davis: il presidente degli Stati Confederati

Messaggio  Ospite Gio 12 Apr 2012 - 17:47

E purtroppo proprio questo punto non si vuole comprendere della Confederazione. Il suo essere, di base, molto più vicina alla Federazione Americana che uscì dalla Guerra di Indipendenza di quanto lo fosse la Federazione Americana all'alba della Guerra Civile e di quanto lo sia quella attuale. Con questi presupposti la Confederazione era destinata a sparire? Va bene. Ma essi erano gli stessi presupposti che portarono i coloni a ribellarsi a Londra. Non riconoscere ciò e condannare gli altri ovvero che gli uni rientra nel soggettivismo, non nella Storia.

Ospite
Ospite


Torna in alto Andare in basso

Jefferson Davis: il presidente degli Stati Confederati - Pagina 6 Empty Re: Jefferson Davis: il presidente degli Stati Confederati

Messaggio  Generale Meade Gio 12 Apr 2012 - 21:08

Banshee ha scritto:Assolutamente d'accordo. Penso che la società sudista, pur con tutte le sue imperfezioni, possa essere considerata a pieno titolo, una società altamente democratica, persino più di quella settentrionale ove l'esistenza di moti e opposizioni popolari assai violente, costrinse il presidente Lincoln alla sospensione dell'habeas corpus. E' un caso forse che lo storico David H. Donald abbia scritto che sulla tomba della CSA avrebbe dovuto troneggiare l'epitaffio "morta per democrazia"?

Banshee

Infatti, la CSA perì prima ancora di nascere, rifiutando la democrazia popolare. Lincoln vinse le elezioni democraticamente indette, mentre la minoranza perdente preferì ricorrere alle armi piuttisto di rispettare il voto popolare.

Meade
Generale Meade
Generale Meade
Tenente-generale
Tenente-generale

Numero di messaggi : 4139
Data d'iscrizione : 14.10.09
Età : 62

Torna in alto Andare in basso

Jefferson Davis: il presidente degli Stati Confederati - Pagina 6 Empty Re: Jefferson Davis: il presidente degli Stati Confederati

Messaggio  Banshee Gio 12 Apr 2012 - 21:38

Il voto popolare nel Sud aveva sancito de facto l'esistenza di due distinte realtà: Nord e Sud; Settentrione e Meridione; Unione e Confederazione. Non si può dunque accusare i secessionisti di aver tradito il voto popolare, al contrario. E per quanto si tenti di affermare per l'ennesima volta che vi fu violazione del diritto da parte degli stati del Sud, ancora non ho visto alcun argomento convincente a livello normativo e costituzionale di codesta presunta violazione. Abbiamo torturato a lungo la costituzione americana: ma per quanto ognuno cerchi di tirarla dalla sua parte, nessuna norma espressamente affermava che il sogno d'indipendenza del Sud (del Sud popolare e democratico) fosse illegittimo o vietato.
E la CSA perì sui campi di battaglia, non in qualche oscura bottega politica o in qualche lurida conventicola di affaristi. No. Perì con il sangue dei suoi giovani e anziani, dei suoi contadini e aristocratici, dei suoi ufficiali e soldati semplici. Ad Antietam e Gettysburg, a Vicksburg ed Atlanta. Ovunque vi fosse un uomo in grigio al comando di altri grigi uomini. Ma accidenti quanto ci ha fatto sognare. E quel sogno nessuno lo potrà mai far perire ....nessuno. Cool
Banshee
Banshee
Banshee
Tenente-generale
Tenente-generale

Numero di messaggi : 1966
Data d'iscrizione : 17.03.09
Località : La Spezia

Torna in alto Andare in basso

Jefferson Davis: il presidente degli Stati Confederati - Pagina 6 Empty Re: Jefferson Davis: il presidente degli Stati Confederati

Messaggio  Contenuto sponsorizzato


Contenuto sponsorizzato


Torna in alto Andare in basso

Pagina 6 di 10 Precedente  1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10  Successivo

Torna in alto

- Argomenti simili

 
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.