La Guerra Civile Americana 1861-1865
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Lo scambio dei prigionieri durante la GCA

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Messaggio  Generale Meade Mar 31 Ago 2010 - 23:14

Mentre facevo la ricerca sul "Ragged Rebel", mi sono imbattuto su interessanti notizie riguardo lo scambio di prigionieri durante la guerra che ora vi riporto.

Non riconoscendo la Confederazione come nazione, all'inizio del conflitto i federali si rifiutarono di negoziare lo scambio di prigionieri. Questo fino a luglio del 1862. In quel mese il generale unionista John Dix si incontra con il generale confederato D.H. Hill per concordare uno scambio.
Venne deciso che per un generale si dovevano rilasciare 60 soldati, per un colonnello 15 soldati, per un tenente 4 soldati e per un sergente 2 soldati.

Nel 1863 la faccenda degli scambi dei prigionieri da parte unionista passa al generale H. Halleck, ma il Segretario alla Guerra unionista, E. Stanton, preme affinchè lo scambio dei prigionieri tenda a diventare meno frequente. Con la nomina a comandante generale dell'esercito unionista di U.S. Grant, nel marzo 1864, viene posto fine alla pratica degli scambi. Grant nella campagna di Vicksburg liberò sulla parola 31.000 prigionieri, ma ora i tempi erano cambiati, non trovava conveniente da parte degli unionisti, rimpinguire le fila confederate con i prigionieri rilasciati. Dal canto loro i federali potevano fare a meno dei loro prigionieri rilasciati, vista la grande abbondanza di uomini di cui era ricco il Nord.

Se la cosa di per sè era poco ortodossa, risultò alla lunga efficace. Molti storici ritengono che agendo in questo modo si ridusse la durata della guerra, ma dal lato umanitario fu una decisione altamente drammatica. Le sofferenze di entrambi i prigionieri detenuti nei campi, già precarie, naturalmente aumentarono. Il campo di prigionia confederato di Andersonville ne fu un triste emblema. La Confederazione fu così satura di prigionieri unionisti che, non sapendo più come gestire la drammatica emergenza, ricominciò a inviare i prigionieri federali in esubero al Nord, senza ottenere nulla in cambio.

A fine conflitto risultò il seguente bilancio:

Prigionieri unionisti catturati: 260.500. Di questi ne morirono 22.500 circa. 8% del totale.

Prigionieri confederati catturati: 200.000. Di questi ne morirono 26.500 circa. 13% del totale.

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Messaggio  R.E.Lee Lun 6 Set 2010 - 10:03

Secondo il documentario di ken burnis "la guerra civile americana", Grant una volta preso il comando di tutto l'esercito dell'unione, rifiutò lo scambio di prigionieri come ritorsione per il massacro di fort pillow. praticamente per convenienza e per passare dalla parte del giusto, fù trovato un pretesto ad hoc" per giustificare quella che fù una scelta pratica e "bellica" direi al 100%...i sudisti non potevano rimpiazzare adeguatamente chi veniva catturato i nordisti avevano materiale umano a bizzeffe...


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Messaggio  Generale Meade Lun 6 Set 2010 - 14:48

Purtroppo non ci fu solo il fattaccio di Fort Pillow. Davis nel 1863, per contrastare gli arruolamenti di uomini di colore nelle fila degli unionisti dopo il proclama di emancipazione, dichiarò che gli ex schiavi catturati in armi e i loro comandanti bianchi, per rappresaglia, sarebbero stati sottoposti a rigorosa azione penale (praticamente la fucilazione), ai sensi delle leggi in materia di insurrezioni della Confederazione. Era un vero e proprio ricatto per scoraggiare i neri ad arruolarsi in massa, anche se non funzionò. Di quì l'intervento di Stanton per ridurre gli scambi.

Anche una proposta di scambio fatta da Lee a Grant cadde nel vuoto, perchè quando Grant chiese che insieme ai soldati bianchi unionisti fossero scambiati anche soldati di colore, Lee rispose che " i neri appartenenti ai nostri cittadini non sono considerati soggetti allo scambio". Le trattative crollarono definitivamente. Se da parte di Grant ci fu sicuramente reticenza nel concedere scambi di prigionieri anche per opportunità di guerra, da parte confederata i vertici non si smentirono nella ottusità di restare con la palla al piede delle schiavitù che li paralizzava e gli impediva di arruolare a loro volta i neri nelle loro fila.

Purtroppo le voci su Andersonville che arrivavano al Nord, produssero come reazione un trattamento punitivo verso i prigionieri confederati nei campi di prigionia del Nord, a cominciare dal taglio delle razioni alimentari.

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Messaggio  R.E.Lee Lun 6 Set 2010 - 15:21

In effetti vi era molto risentimento nel sud contro gli uomini di colore che combattevano nelle file del nord. ricordo che quell'ordinanza del pres. davis a cui tu accenni, è menzionata anche nel film "glory". divagando un pò dal topic, il "solito documentario" sulla guerra civile di ken burns afferma che durante la battaglia del cratere, molti soldati afroamericani vennero uccisi dopo che si erano arresi. "catturate i bianchi ed uccidete i negri !". questo è ciò che afferma il documentario. chiedo conforto di quel che ho scritto nel topic apposito sulla "battaglia del cratere" ovvio...non vorrei che si trattasse di una grave boutade...
per ritornare dentro il topic, dico che lo scambio di prigionieri nordisti di colore per come stavano le cose nel sud, era una cosa praticamente impossibile. magari Grant lo chiese apposta a Lee certo che il generale sudista gli dicesse di no..un motivo "valido" in più per cessare definitivamente lo scambio dei prigionieri....a tutto pro del nord, ovvio. preciso che si tratta di una deduzione strettamente personale... Embarassed

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Messaggio  Generale Meade Mar 3 Mag 2011 - 13:27

Stavo guardando il documentario del National Geographic "The Conspirator - The Plot to Kill Lincoln", quando è apparsa una scritta in cui si citava il numero dei prigionieri di guerra. Quelli federali furono 211.400 circa di cui 16.668 sulla parola, mentre quelli confederati raggiunsero la sbalorditiva cifra di 462.600 circa di cui 247.769 sulla parola. Calcolando i disertori di ambo le parti, la combattività delle truppe confederate risulta alquanto bassa, considerando che a indossare la divisa confederata furono circa un milione di uomini. Possibile che ci sia un errore?

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Messaggio  Banshee Mar 3 Mag 2011 - 17:16

Non ho controllato queste cifre, ma bisogna tener conto che esse si riferiscono anche ai soldati che si arresero dopo l'aprile 1865. Non credo che meno di 300.000 fossero sotto le armi in quel momento. Penso che globalmente, comunque, i settentrionali abbiano fatto più prigionieri di quanti ne fecero i sudisti, tenuto anche conto che la forza che invade, giocoforza, cattura un numero superiore.

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Messaggio  Banshee Mar 3 Mag 2011 - 18:02

Generale Meade ha scritto:Stavo guardando il documentario del National Geographic "The Conspirator - The Plot to Kill Lincoln", quando è apparsa una scritta in cui si citava il numero dei prigionieri di guerra. Quelli federali furono 211.400 circa di cui 16.668 sulla parola, mentre quelli confederati raggiunsero la sbalorditiva cifra di 462.600 circa di cui 247.769 sulla parola. Calcolando i disertori di ambo le parti, la combattività delle truppe confederate risulta alquanto bassa, considerando che a indossare la divisa confederata furono circa un milione di uomini. Possibile che ci sia un errore?

Meade

Aggiungo solo che le cifre riportate sui prigionieri sono esattissime. Il numero dei morti unionisti durante la prigionia fu di 30.218 (15.5%) mentre il numero dei decessi sudisti fu di 25.976 (12%). Da qui si ricava che il numero dei prigionieri effettivi fu di 214.000 confederati nelle prigioni del Nord e di 194.000 federali nelle prigioni del sud (Cfr. E.B.Long "The Civil War, Day by Day, 1861-65, NY, 1971, p. 715).

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Messaggio  General Sherman Mar 3 Mag 2011 - 18:40

Scusate la mia ignoranza. Cosa significa "prigionieri sulla parola"?

Grazie

Ciao

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Messaggio  Generale Meade Mar 3 Mag 2011 - 18:46

Un chiaro esempio furono i confederati che si arresero a Grant a Vicksburg. Furono lasciti liberi "sulla parola", promettendo di non combattere più contro i federali. Al momento non ho dati per sapere se poi la cosa accadesse veramente o era solo una proforma.

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Messaggio  Banshee Mar 3 Mag 2011 - 18:47

Significa che una volta catturato un nemico, esso veniva lasciato libero con l'impegno di non prendere più parte attiva alla guerra. Dava la propria parola d'onore, perciò: di qui "paroled". In questo modo si evitava di dover tenere in prigionia un numero di soldati troppo alti. Se non sbaglio (ma cerco conforto in altri utenti più informati di me) una volta che costui per caso fosse stato ricatturato, sarebbe stato passibile di essere messo a morte.

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Messaggio  General Sherman Mar 3 Mag 2011 - 19:25

Grazie mille del puntualissimo chiarimento.

ciao

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Messaggio  Benjamin F. Cheatham Mar 3 Mag 2011 - 22:05

Generale Meade ha scritto:Un chiaro esempio furono i confederati che si arresero a Grant a Vicksburg. Furono lasciti liberi "sulla parola", promettendo di non combattere più contro i federali. Al momento non ho dati per sapere se poi la cosa accadesse veramente o era solo una proforma.

Meade

Generalmente i prigionieri liberati sulla parola rispettarono la promessa, sia i confederati che i federali. Questi solitamente andavano a casa e una volta rilasciati ufficialmente si radunavano in appositi campi, per riorganizzarsi, riaddestrarsi e riequipaggiarsi, quindi una volta pronti tornavano a combattere. Rimanendo all'esempio dell'armata confederata catturata a Vicksburg, tranne rare eccezioni, essa era tornata sui campi di battaglia nella primavera 1864.

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Messaggio  forrest Mar 3 Mag 2011 - 23:50

Quello del "rilascio sulla parola" é un argomento molto interessante;tanti anni fa,quando lessi per la prima volta di questa pratica,rimasi assai sorpreso.I prigionieri liberati sulla parola non solo non potevano riprendere le armi contro il nemico;non potevano neppure rivelare ai propri superiori informazioni sul nemico apprese durante il breve periodo di prigionia.Sembra incredibile,ma a quanto pare queste regole venivano rispettate.Ciò era dovuto al fatto,a mio avviso,che in fondo confederati e unionisti condividevano gli stessi valori morali.Altrimenti queste regole non sarebbero state neppure ipotizzabili.Un esempio famoso si verificò in occasione della battaglia di South Mountain.Domani sarò + preciso.
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Messaggio  Benjamin F. Cheatham Mer 4 Mag 2011 - 1:21

Hai ragione, ora dopo molto tempo è un argomento "metabolizzato", ma mi hai ricordato che anche io rimasi sorpreso quando lessi per la prima vota di questa pratica.
Qualcuno sa se era una pratica già in uso da eserciti dell'epoca?

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Messaggio  Banshee Mer 4 Mag 2011 - 7:35

Caro Claudio,

Se non erro era una pratica già diffusa al tempo delle guerre napoleoniche e che venne praticata al tempo della Guerra d'Indipendenza Americana. Proprio in quell'occasione divenne parte della tradizione militare americana. Effettivamente era una prassi sorprendente se vista con gli occhi di un moderno, ma all'epoca l'onore e la parola data avevano un significato altissimo e ben preciso. Qualcuno può confermare la notizia per cui una volta rilasciati sulla parola, se i soldati si riarruolavano erano passibili di essere messi a morte?

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Messaggio  forrest Mer 4 Mag 2011 - 14:13

Ecco la traduzione,tratta dal libro di Joseph Harsh:"Taken at the flood" ,dell'episodio a cui mi riferivo ieri sera. -"Il mattino del 14 Settembre 1862,la Brigata del Colonnello Eliakim Scammon(Divisione Kanhawa),partì dal suo accampamento ad ovest di Middleton alla volta di Turner's Gap,a sostegno della cavalleria del Gen.Pleasonton che stava esplorando in quella direzione.Il Comandante della Divisione,Generale Jacob Cox,accompagnava la Brigata.Diversamente da McClellan e Pleasonton,Cox era ignaro del quadro strategico complessivo,e non aveva idea di cosa si trovasse davanti a lui.Dopo aver attraversato il Catoctin Creek,Cox fu sorpreso d'incontrare il Colonnello Augustus Moor del 28° Ohio,che era stato catturato dalla cavalleria di Wade Hampton la sera del 12 settembre,a Frederick.Moor aveva trascorso il 13 settembre dietro le linee sudiste;era stato portato dai Confederati fino a Boonsboro,prima di essere liberato sulla parola,e sapeva qualcosa riguardo le forze del nemico.Nell'attraversare Turner's Gap aveva certamente visto schierata la Brigata Colquitt,e potrebbe aver visto anche la Brigata Garland. "Dove state andando?"-chiese Moor.Cox rispose che la Brigata Scammon stava avanzando per supportare una ricognizione della cavalleria verso Turner's Gap. "Dio mio!-esclamò Moor istintivamente-State attenti!"Poi,ricordando di essere stato liberato sulla parola,e che il codice d'onore gli imponeva di non divulgare nessuna informazione,Moor si voltò di scatto e si allontanò.L'ambigua informazione ottenuta da questo breve scambio di battute probabilmente fece + male che bene ai nordisti;convinse Cox che massicce forze nemiche lo aspettassero a Turner's Gap,e lasciò alla sua immaginazione stabilirne il numero."


Ultima modifica di forrest il Mer 4 Mag 2011 - 23:36 - modificato 1 volta.
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Messaggio  General Sherman Mer 4 Mag 2011 - 14:33

Interessante, veramente, complimenti al nostro Forrest per la consueta tempestività e precisione. Rimane incredibile a noi contemporanei il senso dell'onore dei militari del XIX secolo, e ciò è un ulteriore tassello per aiutarci a capire, dal punto di vista psicologico, il modo di comportarsi e delle motivazioni come anche questo sentimento influenzasse la partecipazione agli scontri.
Ricordiamoci sempre che si parla di due eserciti formati da uomini liberi ed in gran parte volontari.

Ciao

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Messaggio  Generale Meade Mer 4 Mag 2011 - 15:48

Ahimè, per noi contemporanei il senso dell'onore, come valore predominante, si è spento - solo in parte... spero - nel tempo. Specialmente nelle zone agricole, un tempo bastava una stretta di mano perchè un patto o un accordo, anche molto oneroso, venisse inderogabilmente rispettato; pena la condanna morale, religiosa ed etica di tutta la comunità (se non sbaglio, anche legale, con tanto di galera). Ora vige il diritto o meno, per vie legali, riguardo tali faccende. Purtroppo nessuno di noi, al giorno d'oggi, si fiderebbe più di una stretta di mano o di una parola d'onore per certe trattative di fondamentale importanza. Nell'ottocento invece, le questioni sull'onore di una persona o della parola data, erano particolarmente tenute in alta considerazione, pur con tutti i distinguo e le eccezioni.

Meade


Ultima modifica di Generale Meade il Dom 8 Mag 2011 - 15:27 - modificato 1 volta.
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Messaggio  Benjamin F. Cheatham Mer 4 Mag 2011 - 18:25

Banshee ha scritto:Caro Claudio,

Se non erro era una pratica già diffusa al tempo delle guerre napoleoniche e che venne praticata al tempo della Guerra d'Indipendenza Americana. Proprio in quell'occasione divenne parte della tradizione militare americana. Effettivamente era una prassi sorprendente se vista con gli occhi di un moderno, ma all'epoca l'onore e la parola data avevano un significato altissimo e ben preciso. Qualcuno può confermare la notizia per cui una volta rilasciati sulla parola, se i soldati si riarruolavano erano passibili di essere messi a morte?

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Caro Banshee, grazie per la risposta

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Messaggio  George Armstrong Custer Sab 4 Ott 2014 - 16:42

Le note sullo scambio dei prigionieri di guerra tra Lee e Grant, alle quali faceva riferimento il post del ns Meade:

HEADQUARTERS ARMY OF NORTHERN VIRGINIA,
October 3, 1864.

Lieutenant General U. S. GRANT,

Commanding Armies of the United States:

GENERAL: In my proposition of the 1st instant to exchange the prisoners of war belonging to the armies operating in Virginia I intended to include all captured soldiers of the United States of whatever nation and color under my control. Deserters from our service and negroes belonging to our citizens are not considered subjects of exchange and were not included in my proposition. If there are any such among those stated by you to have been captured around Richmond they cannot be returned.

Very respectfully, your obedient servant,

R. E. LEE,

General.

HEADQUARTERS ARMIES OF THE UNITED STATES,
October 3, 1864.

General R. E. LEE, Commanding Army of Northern Virginia:

GENERAL: Your letter of this date is received. I answer I have to state that the Government is bound to secure to all persons received into her armies the rights due to soldiers. This being denied by you in the persons of such men as have escaped from Southern masters induces me to decline making the exchanges you ask. The whole matter, however, will be referred to the proper authority for their decision, and whatever it may be will be adhered to.

Very respectfully, your obedient servant,

U. S. GRANT,

Lieutenant-General.

The Papers of Ulysses S Grant, Vol 12, p 263

O.R., II, vii, p 914
















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Messaggio  Benjamin F. Cheatham Lun 7 Dic 2015 - 13:35

I prigionieri rilasciati, sia al Nord che al Sud, come attraversavano le linee nemiche? Mi spiego, nell'ultima foto che ho postato, il soldato in questione del Nord Carolina viene rilasciato da una prigione in Ohio e a questo punto avrà preso la strada di casa. Mi sono chiesto in quale modo tornavano indietro questi soldati? venivano scortati? attraversavano a piedi il territorio tra civili ostili? Probabilmente avevano un lasciapassare. Sapete se ci sono stati casi di attacchi o linciaggi ai danni di prigionieri che attraversavano il territorio nemico con l'uniforme sbagliata?

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Messaggio  Generale Meade Lun 7 Dic 2015 - 14:29

Benjamin F. Cheatham ha scritto:I prigionieri rilasciati, sia al Nord che al Sud, come attraversavano le linee nemiche? Mi spiego, nell'ultima foto che ho postato, il soldato in questione del Nord Carolina viene rilasciato da una prigione in Ohio e a questo punto avrà preso la strada di casa. Mi sono chiesto in quale modo tornavano indietro questi soldati? venivano scortati? attraversavano a piedi il territorio tra civili ostili? Probabilmente avevano un lasciapassare. Sapete se ci sono stati casi di attacchi o linciaggi ai danni di prigionieri che attraversavano il territorio nemico con l'uniforme sbagliata?

Claudio

Ho letto per la prima volta le memorie di Grant ma non ho focalizzato il problema. Non ricordo se ne parla o meno. Devo leggerle più volte per metabolizzarle. Ricordo però che per portare oltre le linee confederate Clement Vallandigham, leader dei Copperhead, espulso dagli USA il 19 maggio 1863, fu utilizzato un drappello di truppe federali con bandiera bianca bene in vista e la cosa funzionò, pur lasciando esterreffatti i confederati di guardia. I cotrabbandieri di medicinali poi usavano finti funerali con la bara bene imbottita di ogni medicamento utile al fronte confederato per varcare la terra di nessuno e la linea di fuoco. Non sò come era però la regolare procedura. Non subivano comunque controlli da parte dei federali. Immagino però che ci fosse una convenzione apposita tra le parti per lo scambio regolare dei prigionieri di guerra.

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Messaggio  Benjamin F. Cheatham Lun 7 Dic 2015 - 22:50

Caro Meade, intendevo proprio sapere quello che hai scritto, cioè quale era la regolare procedura negli scambi di prigionieri. Se dotati di semplici lasciapassare, credo che potessero correre notevoli rischi a tornare alle proprie linee.

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Messaggio  P.G.T. Beauregard Mar 8 Dic 2015 - 12:05

Benjamin F. Cheatham ha scritto:I prigionieri rilasciati, sia al Nord che al Sud, come attraversavano le linee nemiche? Mi spiego, nell'ultima foto che ho postato, il soldato in questione del Nord Carolina viene rilasciato da una prigione in Ohio e a questo punto avrà preso la strada di casa. Mi sono chiesto in quale modo tornavano indietro questi soldati? venivano scortati? attraversavano a piedi il territorio tra civili ostili? Probabilmente avevano un lasciapassare. Sapete se ci sono stati casi di attacchi o linciaggi ai danni di prigionieri che attraversavano il territorio nemico con l'uniforme sbagliata?

Claudio

Ho letto di scambi di prigionieri avvenuti in luoghi concordati dalle parti e in gruppi piuttosto numerosi, quindi i prigionieri venivano scortati fino sul posto e consegnati alle rispettive autorità militari. Non penso che singoli individui venissero liberati e mandati a casa.

Ciao
P.G.T. Beauregard
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Messaggio  Banshee Mar 8 Dic 2015 - 18:52

P.G.T. Beauregard ha scritto:
Benjamin F. Cheatham ha scritto:I prigionieri rilasciati, sia al Nord che al Sud, come attraversavano le linee nemiche? Mi spiego, nell'ultima foto che ho postato, il soldato in questione del Nord Carolina viene rilasciato da una prigione in Ohio e a questo punto avrà preso la strada di casa. Mi sono chiesto in quale modo tornavano indietro questi soldati? venivano scortati? attraversavano a piedi il territorio tra civili ostili? Probabilmente avevano un lasciapassare. Sapete se ci sono stati casi di attacchi o linciaggi ai danni di prigionieri che attraversavano il territorio nemico con l'uniforme sbagliata?

Claudio

Ho letto di scambi di prigionieri avvenuti in luoghi concordati dalle parti e in gruppi piuttosto numerosi, quindi i prigionieri venivano scortati fino sul posto e consegnati alle rispettive autorità militari. Non penso che singoli individui venissero liberati e mandati a casa.

Ciao

Concordo. Singoli scambi o rilascio di prigionieri edovevano costituire un'eccezione.

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