La Guerra Civile Americana 1861-1865
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Lotta partigiana

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Messaggio  Stand Watie Mar 31 Mar 2009 - 19:23

Lloyd J. Beall ha scritto:Ma perdonate, esisteva un governo in esilio? una forma di legalità? Quale Armata non fu sciolta? quale autorità confederata disse che bisognava continuare la lotta clandestinamente? A che scopo?

Il governo si poteva costituire,nella guerriglia non esiste legalità,dopo Appomattox alcuni eroi hanno continuato a combattere, Jonsthon arresosi poi a Shermann in North Carolina il 26 aprile,,Taylor arresosi a Canby Alabama il 4 maggio,Smith arresosi il 26 maggio,Stand Watie arresosi il 23 giugno, lo scopo di continuare la lotta era quello di non lasciargli respiro,di colpirli dove meno se lo aspettavano, di logorarli piano piano, di portarli
a guardarsi sempre intorno prima di compire qualsiasi cosa contro la gente del Sud, di non lasciarli mai mai tranquilli, e poi sia fatta la volontà di Dio !!
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Messaggio  P.G.T. Beauregard Mar 31 Mar 2009 - 19:29

Stand Watie ha scritto:
Lloyd J. Beall ha scritto:Ma perdonate, esisteva un governo in esilio? una forma di legalità? Quale Armata non fu sciolta? quale autorità confederata disse che bisognava continuare la lotta clandestinamente? A che scopo?

Il governo si poteva costituire,nella guerriglia non esiste legalità,dopo Appomattox alcuni eroi hanno continuato a combattere, Jonsthon arresosi poi a Shermann in North Carolina il 26 aprile,,Taylor arresosi a Canby Alabama il 4 maggio,Smith arresosi il 26 maggio,Stand Watie arresosi il 23 giugno, lo scopo di continuare la lotta era quello di non lasciargli respiro,di colpirli dove meno se lo aspettavano, di logorarli piano piano, di portarli
a guardarsi sempre intorno prima di compire qualsiasi cosa contro la gente del Sud, di non lasciarli mai mai tranquilli, e poi sia fatta la volontà di Dio !!

Ma quelli che hai citato mica erano guerrigliei. Johnston in North Carolina comandava un'armata regolare, Smith Taylor, Buckner e gli altri erano ancora a capo dei loro dipartimenti e si arresero come parte delle forze armate confederate. Insisto sul fatto che il pensiero di Breckinridge esprima al meglio la situazione del 1865.

Ciao,
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Messaggio  Stand Watie Mar 31 Mar 2009 - 23:12

Beauregard ha scritto:
Stand Watie ha scritto:
Lloyd J. Beall ha scritto:Ma perdonate, esisteva un governo in esilio? una forma di legalità? Quale Armata non fu sciolta? quale autorità confederata disse che bisognava continuare la lotta clandestinamente? A che scopo?

Il governo si poteva costituire,nella guerriglia non esiste legalità,dopo Appomattox alcuni eroi hanno continuato a combattere, Jonsthon arresosi poi a Shermann in North Carolina il 26 aprile,,Taylor arresosi a Canby Alabama il 4 maggio,Smith arresosi il 26 maggio,Stand Watie arresosi il 23 giugno, lo scopo di continuare la lotta era quello di non lasciargli respiro,di colpirli dove meno se lo aspettavano, di logorarli piano piano, di portarli
a guardarsi sempre intorno prima di compire qualsiasi cosa contro la gente del Sud, di non lasciarli mai mai tranquilli, e poi sia fatta la volontà di Dio !!

Ma quelli che hai citato mica erano guerrigliei. Johnston in North Carolina comandava un'armata regolare, Smith Taylor, Buckner e gli altri erano ancora a capo dei loro dipartimenti e si arresero come parte delle forze armate confederate. Insisto sul fatto che il pensiero di Breckinridge esprima al meglio la situazione del 1865.


Ciao,
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Non ho voluto dire che erano guerriglieri, ma soltanto che qualcuno era rimasto per poter fare qualcosa,la guerriglia non sarebbe stata che un tentacolo della nostra strategia !
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Messaggio  Ospite Mer 1 Apr 2009 - 13:13

E che strategia, scusate? Nessuo dei singol istati confederati manifestò la volontà di continuare la guerra con le armi in alcun modo; Il Presidente Confederato, molti membri del suo Governo ed i generali della Confederazione, una volta scontate le pene attribuitegli si sono reinseriti nella vita civile intraprendendo attività private...la maggior parte stessa dei soldati sudisti fu rilasciata senza armi dopo aver riprestato giuramento all'Unione...a he scopo fare la guerriglia? Che strategia? In nome di che istituzione ed a che fine?

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Messaggio  jeb Gio 2 Apr 2009 - 18:11

ciao ragazzi come quasi sempre la ragione non è mai soltanto da una parte (a mio avviso)
non tutti i generali la pensavano uguale alexander consigliò a lee di far sbandare i soldati per poter continuare la lotta e vorrei farvi leggere uno scritto per me molto suggestivo del gen. cleburne:"ogni uomo dovrebbe sforzarsi di comprendere il significato di sottomissione prima che sia troppo tardi. questo significa la storia di questa eroica lotta sarà scritta da parte del nemico,che i nostri giovani saranno formati da insegnanti del nord,impareranno dai libri scolastici del nord la loro versione della guerra, sarà colpito da influenze della storia e di educazione per i nostri valorosi morti come traditori,e i nostri reduci mutilati come oggetti idonei per derisione"
gen. patrick r. cleburne
questo a mio parere era il sentimento dei sudisti(potete tradurlo meglio andate sul sito del 37th
cavalleria texas). poi alla fine del libro di luraghi "la spada e le magnolie " si capisce come il sud ,purtroppo ,ha perso i suoi valori etici e morali e assorbito quelli del nord
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Messaggio  Ospite Gio 2 Apr 2009 - 20:43

ma la guerriglia che senso avrebbe avuto?

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Messaggio  Dan J. Rusty Gio 4 Giu 2009 - 14:15

Nessuno. Ne lotta partigiana ne tantomeno guerriglia… due concetti di intendere una qualsivoglia resistenza armata lontani dall’uomo di metà ottocento.
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Messaggio  Ospite Gio 4 Giu 2009 - 14:22

Ma poi totlamnete inutili in un contesto in cui la guerra era stata solo una fase di una lotta iniziata già molti anni prima sul piano politico e poi sul piano politico ritornata. Il concetto stesso di "guerriglia partigiana" era alieno in quel contesto.

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Messaggio  Ospite Gio 26 Nov 2009 - 18:32

Ma il punto è che la guerriglia avrebbe avuto senso se Davis fosse riuscito a fuggire in Messico o ad imbarcarsi per il Canada o per l'Europa creando un governo in esilio magari con rappresentanti di ogni stato confederato. Avrebbe potuto parlare di terra occupata e di guerra per liberarla; ma laddove Davis fu catturato e l'intero Governo Confederato sbandò e laddove i governi dei singoli stati confederati decisero di accettare l'occupazione e le condizioni dei vincitori, la guerriglia non aveva senso.

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Messaggio  P.G.T. Beauregard Gio 26 Nov 2009 - 18:45

Sono d'accordo con te, infatti in Missouri non penso ci sarebbe stata a lungo la guerriglia se più sud non fosse esistita la Confederazione, se non si sa che c'è qualcuno che prima o poi tornerà o che in qualche modo ti supporta non ci sono motivi per continuare a combattere. In ogni caso personalmente non ritengo possibile che un governo ordini alle forze armate di sbandarsi e iniziare una guerriglia. Un ordine del genere non può essere dato e può non essere rispettato.

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Messaggio  Ospite Gio 26 Nov 2009 - 20:57

Tecnicamente il CLNAI in Italia aveva il beneplacito delle autorità del Regno Del Sud durante la Guerra in Italia del 43-45. Vi erano interi reparti del Regio Esercito sbandati ed alla macchia che combattevano per ridare il potere al sovrano italiano. Ed è solo un esempio di guerriglia autorizzata e promossa da un governo.

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Messaggio  P.G.T. Beauregard Gio 26 Nov 2009 - 21:08

Era la mia opinione quella che un governo non può ordinare ad un esercito regolare di diventare guerriglieri, non volevo dire che non avvenne o non sia possibile. Fare guerriglia non è come fare la guerra convenzionale, è un modo completamente diverso di vedere il nemico, l'amico, gli obbiettivi quindi non si dovrebbe trasformare un esercito in guerriglia e non credo che molti avrebbero accettato sopratutto tra gli ufficiali. Inoltre trasformare un esercito in guerriglia avrebbe trasformato l'ordine in anarchia. In guerriglia non si può mantenere la disciplina come nell'esercito (cosa già difficile) e la qualità dei soldati scende irrimedialimente. Per questo ritengo inopportuno trasformare regolari in partigiani.

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Messaggio  Ospite Ven 27 Nov 2009 - 14:35

naturalmente è una pratica molto poco piacevole, ma a volte necessario. Anche durante la guerra fu permessa la nascita di formazioni di guerriglieri.

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Messaggio  George Armstrong Custer Ven 27 Nov 2009 - 21:16

Sono perfettamente d'accordo con Beauregard. Luraghi ha scritto delle parole molto illuminanti in proposito.La scelta di combattere in campo aperto-ha scritto Luraghi-è servita al Sud a farsi ricordare degnamente da parte della Storia futura.
Comunque, l'argomento della guerriglia nella ACW è stato oggetto di un recente dibattito da parte degli storici e commentatori americani:è stato fatto un parallelo tra la guerra del Vietnam e la guerra civile americana, sostenendo che la scelta della guerriglia da parte dei Confederati avrebbe portato più possibilità di vittoria al Sud,come è successo per i Nord-Vietanamiti.
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Messaggio  George Armstrong Custer Dom 18 Apr 2010 - 19:54

Sapete nulla del Partisan Ranger act dell'aprile 1862, con il quale Jefferson Davis ha autorizzato la creazione di unità di guerriglia per molestare le truppe federali nei territori occupati del Sud?
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Messaggio  Benjamin F. Cheatham Dom 18 Apr 2010 - 20:33

Con l’occupazione di parte del proprio territorio da parte del Nord, si formarono spontaneamente fra gli uomini del Sud delle bande di partigiani irregolari che si opponevano all’occupazione. Queste erano composte da gente che, pur con le migliori intenzioni, non erano organizzate, ma soprattutto si infiltravano tra i ranghi degli elementi che sarebbero stati meglio in galera che in una unità militare. Non solo molti di questi non erano “civili” con i nemici, ma anche con gli amici. Per tentare di regolarizzare il tutto, e stimolare gli irregolari ad arruolarsi, il Congresso il 21 aprile 1862 autorizzò la formazione di unità partigiane nei territori occupati dal nemico, per disturbare le retrovie unioniste. Gli uomini di queste unità dovevano essere arruolati nel servizio confederato e sottostare a tutti gli articoli di guerra, indossare l’uniforme regolare. Tutto ciò che veniva catturato al nemico, non poteva essere tenuto, ma inviato nelle retrovie ai vari magazzini dell’esercito. Di seguito le tre sezioni dell’Atto:
Section 1. The congress of the Confederate States of America do enact, That the president be, and he is hereby authorized to commission such officers as he may deem proper with authority to form bands of partisan rangers, in companies, battalions, or regiments, to be composed of such members as the President may approve.
Section 2. Be it further enacted, that such partisan rangers, after being regularly received in the service, shall be entitled to the same pay, rations, and quarters during the term of service, and be subject to the same regulations as other soldiers.
Section 3. Be its further enacted, That for any arms and munitions of war captured from the enemy by any body of partisan rangers and delivered to any quartermaster at such place or places may be designated by a commanding general, the rangers shall be paid their full value in such manner as the Secretary of War may prescribe.
Numerosissime furono le unità create, ma il 17 febbraio 1864 l’atto fu abrogato e tutte le unità partigiane furono convertite in unità di cavalleria regolare. Eccezione a questo 2 unità: il battaglione di Mosby e la compagnia di McNeill. Sembra che l’abrogazione sia stata in parte dovuta alla pressione del generale Lee e di altri regolari confederati che non vedevano di buon occhio i partigiani.

Salutoni Claudio
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Messaggio  George Armstrong Custer Dom 18 Apr 2010 - 20:44

Grazie Cheatham,preciso come sempre.
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Messaggio  Ospite Mer 21 Apr 2010 - 12:34

Benjamin F. Cheatham ha scritto:Con l’occupazione di parte del proprio territorio da parte del Nord, si formarono spontaneamente fra gli uomini del Sud delle bande di partigiani irregolari che si opponevano all’occupazione. Queste erano composte da gente che, pur con le migliori intenzioni, non erano organizzate, ma soprattutto si infiltravano tra i ranghi degli elementi che sarebbero stati meglio in galera che in una unità militare. Non solo molti di questi non erano “civili” con i nemici, ma anche con gli amici. Per tentare di regolarizzare il tutto, e stimolare gli irregolari ad arruolarsi, il Congresso il 21 aprile 1862 autorizzò la formazione di unità partigiane nei territori occupati dal nemico, per disturbare le retrovie unioniste. Gli uomini di queste unità dovevano essere arruolati nel servizio confederato e sottostare a tutti gli articoli di guerra, indossare l’uniforme regolare. Tutto ciò che veniva catturato al nemico, non poteva essere tenuto, ma inviato nelle retrovie ai vari magazzini dell’esercito. Di seguito le tre sezioni dell’Atto:
Section 1. The congress of the Confederate States of America do enact, That the president be, and he is hereby authorized to commission such officers as he may deem proper with authority to form bands of partisan rangers, in companies, battalions, or regiments, to be composed of such members as the President may approve.
Section 2. Be it further enacted, that such partisan rangers, after being regularly received in the service, shall be entitled to the same pay, rations, and quarters during the term of service, and be subject to the same regulations as other soldiers.
Section 3. Be its further enacted, That for any arms and munitions of war captured from the enemy by any body of partisan rangers and delivered to any quartermaster at such place or places may be designated by a commanding general, the rangers shall be paid their full value in such manner as the Secretary of War may prescribe.
Numerosissime furono le unità create, ma il 17 febbraio 1864 l’atto fu abrogato e tutte le unità partigiane furono convertite in unità di cavalleria regolare. Eccezione a questo 2 unità: il battaglione di Mosby e la compagnia di McNeill. Sembra che l’abrogazione sia stata in parte dovuta alla pressione del generale Lee e di altri regolari confederati che non vedevano di buon occhio i partigiani.

Salutoni Claudio

Logicamente la presenza di irregolari non poteva esser vista come favorevole in quanto, per la stessa definizione, essi costituiscono una eccezione, un qualcosa di difficilmente inseribile all'interno di un contesto militar epiù ampio, all'intenro di una manovra di avanzata o ritirata. Gli irregolari sono color che vengono creati/autorizzati a compiere azioni in una autogestione che ha quasi del totale sicchè spesso, nell'ambito della Guerra Civile, essi furono poco più che cani sciolti da scagliare dietro le linee nemiche nella speranza che l'esercito nemico distogliesse un numero sempre maggiore di unità dai fronti principali per debellarli. Il problema era appunto che è difficile rimettere il guinzaglio ai cani sciolti.

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Messaggio  P.G.T. Beauregard Mar 25 Gen 2011 - 17:36

Cosa sarebbe successo se dalla sua fine in poi, la guerra si fosse trasformata in guerriglia? Probabilmente avremmo assistito a episodi e conseguenze più gravi di quello che vi riporto e tratto dal libro sulla campagna di Bentonville di Mark L. Bradley:

Il comandante di corpo Francis Blair passò il pomeriggio del primo marzo attendendo impazientemente al suo quartier-generale il via libera d Howard. Invece ricevette inquietanti notizie dal comandante della sua terza divisione, il brig.gen. Manning F. Force che uno dei suoi foraggiatori era stato assassinato. "Ho l'onore di informarvi," così iniziava il dispaccio di Force, "che il corpo del soldato R.M. Woodruff, Co. H 30th Ill. un foraggiatore distaccato regolarmente è stato trovato oggi, a crica 12 miglia dal campo sul ciglio della strada vicino al Blackneys [Blakeny's] Bridge. Non c'erano ferite di proiettile il suo cranio era rotto con qualcosa di contundente forse un bastone, probabilmente il calcio di un moschetto.... Questo sembra essere uno dei casi a cui il gen. Sherman si riferiva nella sua lettera di istruzioni. Non ho prigionieri e rispettosamente richiedo che il comandante della polizia militare di questo corpo consegni un prigioniero per rappresaglia."
Il 22 febbraio Sherman ricevette un dispaccio del generale Kilpatrick che lo informava che più di due dozzine dei suoi uomini erano stati assassinati dopo essersi arresi ai ribelli. Alcuni di loro erano stati trovati con la gola tagliata e un pezzo di carta appuntato sul petto con la scritta, "Morte a tutti i foraggiatori". Gli assassinii fecero infuriare Sherman, il quale ordinò a Kilpatrick di fare rappresaglie giustiziando un ugual numero di prigionieri confederati e abbandonarli poi sul ciglio della strada con etichette attaccate ai loro corpi "attenstanti che un uomo sarà ucciso per ogni uomo che uccidono". Sherman diede anche istruzioni ad Howard, "Se qualsiasi dei vostri foraggiatori è assassinato, prendete vita per vita, registrando ogni caso".
La minaccia di rappresaglie da parte di Kilpatrick portò a uno scambio di prigionieri e un incontro sotto bandiera bianca dello stesso con il suo vecchio compagno di West Point, il gen. Joe Wheeler. Sfortunatamente, il risultato dell'ordine di Sherman fu più tragico per Howard.
In risposta al dispaccio di Force, il generale Blair ordinò un'esecuzione da eseguirsi la mattina del 2 marzo. Quel fatidico mattino, i 100 prigionieri confederati del XVII corpo vennero schierati su una singola linea e gli venne ordinato di prendere un foglietto di carta da un cappello man mano che vi passavano davanti. La lettera G era scritta su tutti i foglietti eccetto uno che era bianco. Infine, quando la maggior parte dei prigionieri presero il loro foglietto, un sudcaroliniano chiamato James Miller estrasse il fatale pezzetto di carta bianco. Miller venne immediatamente fermato e informato che aveva "mezzora per prepararsi a morire" e fu portato via.
Il prigioniero era "un vecchio uomo, con più di 50 anni" (in inglese "on the shady side of 50 years, che interpreto come oltre i 55 anni) scrisse George Lawson, un soldato dell'Illinois nella divisione di Force. "Ho parlato col poveretto ed era piuttosto rassegnato al suo destino, [ma] quandò parlava di sua moglie e i 7 bambini, le lacrime scorrevano sulle sue guance".
Come le guardie portarono Miller sul luogo dell'esecuzione, centinaia di soldati federali si raccolsero intorno per assistere alla fatale raffica. Il distaccamento si fermò in un affossamento e formò un quadrato intorno a Miller, che venne messo contro un albero ma lasciato slegato a sua richiesta. Il cappellano del 31st Illinois pregò con Miller il quale gli disse "Sono stato costretto ad arruolarmi, non sono mai stato in battaglia, non ho mai desiderato danneggiare nessuno Yankee".
Il plotone di esecuzione consisteva in 12 uomini dal reggimento di Woodruff, il 30th Illinois. Lo storico del 30th notò che Woodruff "non era molto gradito e diversi compianti vennero uditi che un buon uomo" doveva morire per lui. Si disse che quando al colonnello del 30th, William C. Rhoades, fu ordinato di comandare il plotone inizialmente rifiutò. Solo la minaccia di un'immediata corte marziale indusse Rhoades ad obbedire.
Miller fu bendato e gli venne dato un fazzoletto da lasciare cadere come segnale per il plotone di esecuzione. "Quando tutto fu pronto, ci furono alcuni secondi di ansia e silenzio", scrisse un testimone, "tutti gli occhi erano rivolti al fazzoletto tra le dita del vecchio uomo". Il fazzoletto cadde al suolo.
"Fuoco!" gridò Rhoades. "La fatale raffica venne sparata," scrisse Lawson, e sei proiettili colpirono il suo corpo, gli altri sei erano salve. Un altro testimone notò che Miller morì "come un uomo come un soldato e come un cristiano. Fu una triste e solenne scena". Lawson vide "molti occhi inumidirsi, e diversi soldati asciugarsi gli occhi dopo questa scena". Il generale Force disse che "questa morte ha prodotto più percettibili sensazioni di un campo di battaglia".
Poco dopo che i compagni di Miller "sentirono la raffica che mise fine alla sua esistenza" una squadra entrò nella prigione e prelevò un prigioniero per portarlo al quartier-generale di Blair. Il prigioniero era stato per tutta la vita un vicino di Miller. Blair gli fec alcune domande riguardanti il carattere dell'uomo giustiziato. Il vicino rispose che Miller era stato un buon uomo, e aveva lasciato una moglie e dei bambini. Blair allora osservò che se avesse saputo queste cose prima, avrebbe risparmiato la vita di Miller. "Ma", aggiunse," se lo avessi risparmiato, il suo fato sarebbe toccato a uno di voi altri". Dopo l'esecuzione di Miller, non ci furono più rapporti di foraggiatori unionisti assassinati in South Carolina.
- - - - - -

Mi sembra evidente che gli omicidi tipici della guerraglia non sarebbero stati tollerati dei federali e che nemmeno i sudisti stessi, una volta viste le conseguenze, avrebero continuato a comportarsi in questo modo.

Ciao
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Messaggio  R.E.Lee Mar 25 Gen 2011 - 17:51

Generale Meade ha scritto:Caro Lee,

condivido pienamente la tua opinione. Very Happy

Meade


...Incredibile !!!!!!!!!!!!!!!!! affraid


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Messaggio  Banshee Mar 29 Mar 2011 - 7:33

R.E.Lee ha scritto:cari amici,
riprendo in questo topic alcuni dei concetti che ho espresso nell'articolo pubblicato nel sito: "il tentativo fallito del pres. davis di continuare la guerra". come si sà il pres. davis negli ultimi giorni del conflitto, dette ordine mediante un proclama alle truppe confederate di sbandarsi per iniziare una sorta di guerriglia partigiana. i generali rigettarono il proclama e arresero le proprie truppe al nemico. sulla legittimità dell'ordine del presidente non è mia intenzione discuterne in questo topic, bensi sul fatto di cosa sarebbe accaduto se anche una minoranza dei soldati confederati avesse subito ubbidito all'ordine del pres. davis. ipotizzo questo scenario: solo una minoranza di soldati ubbisce subito all'ordine, la maggior parte, stanca della guerra, se ne torna invece a casa. il nord inizia l'occupazione militare del sud come più o meno avvenne. dopo poco tempo,un gran numero di ex soldati confederati, sapendo che vi sono operativi dei nuclei di resistenza partigiana, stanchi dei metodi e dei governi militari che i nordisti hanno imposto nei loro stati, sentendosi oppressi da un conquistatore straniero, si aggregano ai gruppi di guerriglieri. inizia una guerriglia senza tregua che impantana l'unione in una serie di scaramucce, agguati ed attentati sanguinosi e senza fine. il pres. davis ha avuto intuito nel dare questa direttiva, ha capito che lo spirito dei combattenti del sud era stato fiaccato, ma non domato, il sentimento di rivalsa covava sotto la cenere e dopo un breve periodo di riposo e recupero anche morale, gli ex soldati sudisti sono di nuovo motivati per riprendere la lotta. davis ha altresì capito che se il sud vuole conquistare l'indipendenza deve combattere fino all'ultimo sangue e con ogni metodo possibile. in fondo è stato il nord con le sue distruzioni in guerra a dare inizio ad un conflitto dove anche i civili sono considerati elementi attivi del nemico allo scopo bellico, quindi il sud cambiando la sua strategia da guerra in guerriglia, non ha fatto altro che seguire la strada della guerra totale contro tutto e tutti che il nord ha inaugurato. come sarebbero andate a finire le cose se lo scenario ipotetico che ho dipinto, fosse stato davvero reale ? ce l'avrebbe fatta il sud ad ottenere l'agognata indipendenza? a voi la parola....

lee

Una domanda e una questione.

1) Dove sarebbe codesto proclama in cui Davis avrebbe invitato le truppe a sbandarsi e proseguire la guerra a mezzo della guerriglia ? Non nego possa esistere a priori: ma certo non si evince dal proclama del 4 aprile 1865 https://guerracivileamerican.forumattivo.com/t43p135-jefferson-davis-il-presidente-degli-stati-confederati#16540.

2) Su quasi basi costituzionali, legali e regolamenti militari si possa sostenere che Lee, Johnston e gli altri generali a capo di armate non avessero il potere di arrendersi, mi sfugge. Sarebbe un pò come sostenere che ad Harper's Ferry o a Vicksburg o a Fort Henry e Donelson i rispettivi comandanti non avessero il potere di arrendersi! Debbo ricordare che Lee era il Generale in Capo dell'intero apparato militare della CSA? E che quindi aveva piena giurisidizione in materia?

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Messaggio  Generale Meade Mar 29 Mar 2011 - 9:28

Banshee ha scritto:
Generale Meade ha scritto:Egr. Banshee,

dunque lei mi conferma che l'intenzione di Davis era di proseguire la guerra solo con eserciti regolari dentro i confini degli Stati confederati sin che era possibile? Diversamente avrebbe accettato di capitolare e darla vinta al nemico?

Meade

Caro Meade,
se la prova dell'esistenza di un piano del Presidente Davis di proseguire la guerra per mezzo della guerriglia, sta nel suo proclama qui sopra riprodotto, direi che siamo nell'ambito della fantascienza. L'unico soggetto citato nel predetto discorso è l'esercito. Detto proclama interviene prima della resa di Appomattox e di quella deglia altri eserciti. Si fa riferimento alla sola caduta di Richmond e alla situazione in Virginia. Se poi esistesse un piano preciso, non saprei: la storia si fa con i documenti, le testimonianze, i reperti. Non sulle supposizioni.
Per rispondere alle domande:
1) Sì come si evince dal proclama.
2) Non è chiaro cosa intendi.

Banshee

Caro Banshee,

nel libro "Guerrilla Warfare in the American Civil War" gli autori Frederic P. Miller, Agnes F. Vandome, John McBrewster, che non sono scrittori di fantascienza, scrivono che a fine guerra il presidente Davis raccomandò di proseguire il conflitto con la guerriglia, ma Lee non accolse l'appello perchè riteneva la cosa disonorevole.

Victor Davis Hanson, storico americano che insegna alla California State University, scrive nel suo libro "Il volto brutale della Guerra", che Forrest fu ancora più esplicito con i suoi soldati a fine conflitto. Così scrive:
- Al termine del conflitto, contrariamente a quanto suggerito dal governo confederato in disfacimento e ai timori di Sherman, di Thomas e di altri generali dell'Unione, Forrest qualche settimana dopo Appomattox congedò il suo comando e scelse di ritornare a casa piuttosto che cominciare la guerriglia o trasferirsi fuori dai dagli Stati Uniti appena ricostituiti. "Soldati, potete fare come preferite, ma io me ne torno a casa." Terminò il suo discorso alle truppe a inizio maggio 1865 con le parole: "Chiunque sia a favore della prosecuzione della guerra è un candidato ideale per il manicomio e si dovrebbe spedircelo immediatamente." -

Se nel proclama si evince che Davis volesse proseguire la guerra con gli eserciti "regolari", credo che Forrest non si sbagliasse poi tanto.

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Messaggio  Banshee Mar 29 Mar 2011 - 9:40

Generale Meade ha scritto:
Banshee ha scritto:
Generale Meade ha scritto:Egr. Banshee,

dunque lei mi conferma che l'intenzione di Davis era di proseguire la guerra solo con eserciti regolari dentro i confini degli Stati confederati sin che era possibile? Diversamente avrebbe accettato di capitolare e darla vinta al nemico?

Meade

Caro Meade,
se la prova dell'esistenza di un piano del Presidente Davis di proseguire la guerra per mezzo della guerriglia, sta nel suo proclama qui sopra riprodotto, direi che siamo nell'ambito della fantascienza. L'unico soggetto citato nel predetto discorso è l'esercito. Detto proclama interviene prima della resa di Appomattox e di quella deglia altri eserciti. Si fa riferimento alla sola caduta di Richmond e alla situazione in Virginia. Se poi esistesse un piano preciso, non saprei: la storia si fa con i documenti, le testimonianze, i reperti. Non sulle supposizioni.
Per rispondere alle domande:
1) Sì come si evince dal proclama.
2) Non è chiaro cosa intendi.

Banshee

Caro Banshee,

nel libro "Guerrilla Warfare in the American Civil War" gli autori Frederic P. Miller, Agnes F. Vandome, John McBrewster, che non sono scrittori di fantascienza, scrivono che a fine guerra il presidente Davis raccomandò di proseguire il conflitto con la guerriglia, ma Lee non accolse l'appello perchè riteneva la cosa disonorevole.

Victor Davis Hanson, storico americano che insegna alla California State University, scrive nel suo libro "Il volto brutale della Guerra" che Forrest fu ancora più esplicito con i suoi soldati a fine conflitto. Così scrive:
- Al termine del conflitto, contrariamente a quanto suggerito dal governo confederato in disfacimento e ai timori di Sherman, di Thomas e di altri generali dell'Unione, Forrest qualche settimana dopo Appomattox congedò il suo comando e scelse di ritornare a casa piuttosto che cominciare la guerriglia o trasferirsi fuori dai dagli Stati Uniti appena ricostituiti. "Soldati, potete fare come preferite, ma io me ne torno a casa." Terminò il suo discorso alle truppe a inizio maggio 1865 con le parole: "Chiunque sia a favore della prosecuzione della guerra è un candidato ideale per il manicomio e si dovrebbe spedircelo immediatamente." -

Se nel proclama si evince che Davis volesse proseguire la guerra con gli eserciti "regolari", credo che Forrest non si sbagliasse poi tanto.

Meade

Caro Meade,
Per l'appunto si conferma che - come precisamente scritto, nel mio post precedente - dal proclama del 4 aprile di Davis non si evince alcun invito o appello a proseguire la guerra con i mezzi della guerriglia. Ribadisco per la 300a volta che non nego che possa essere esistito un piano di Davis: francamente non mi ha mai molto interessato il problema. So però che esso è certamente successivo al proclama e non ha alcuna attinenza con il suddetto documento: basta saper leggere Laughing Forrest qualche settimana dopo Appomattox congedò il suo comando e scelse di ritornare a casa piuttosto che cominciare la guerriglia o trasferirsi fuori dai dagli Stati Uniti appena ricostituiti. "Soldati, potete fare come preferite, ma io me ne torno a casa." Terminò il suo discorso alle truppe a inizio maggio 1865 con le parole Siamo a Maggio non ad Aprile del 1865: non c'è alcuna attinenza con il proclama di Davis.Rimane dunqe confermato che siamo nell'ambito della fantascienza Laughing

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Messaggio  Generale Meade Mar 29 Mar 2011 - 10:05

Caro Banshee,
molto interessante quello che dici. Stai asserendo quindi che Davis dal 4 aprile, giorno del suo ultimo proclama, al 10 maggio, giorno della sua cattura, avrebbe dato direttive differenti per proseguire la guerra?

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Messaggio  Banshee Mar 29 Mar 2011 - 10:52

Generale Meade ha scritto:Caro Banshee,
molto interessante quello che dici. Stai asserendo quindi che Davis dal 4 aprile, giorno del suo ultimo proclama, al 10 maggio, giorno della sua cattura, avrebbe dato direttive differenti per proseguire la guerra?

Meade

Asserisco solo che Davis non si riferiva affatto nel suo proclama ad un inestistente e romanzesco appello alla guerriglia, di cui infatti non v'è traccia alcuna nel documento.
Che poi Davis - prima o dopo quel proclama, poco importa - abbia pensato di far ricorso alla guerriglia mi pare poco rilevante, oltrechè tutto da dimostrare. Forse si consultò con Lee e con altre personalità militari o politiche: bisognerebbe controllare. Fatto sta, evidentemente, nessuno accolse la sua idea o suggerì di prendere provvedimenti in merito (se ne aveva una al riguardo, beninteso). Se dopo Appomattox abbia invece scritto appelli, pronunciato discorsi o lanciato proclami inneggianti alla guerriglia, non saprei. Lascio a chi lo afferma come vero, l'onere di provarlo con testimonianze o documenti ben precisi. Ma temo che sarà fatica sprecata. Secondo me Davis ne parlò come di una possibile eventualità che però con ogni probabilità, fu sconsigliata dai più (credo anche Lee).
Peraltro per inciso noto che ill libro "Guerrilla Warfare in the American Civil War" da te citato (e che non possiedo) non credo che sia stato scritto da Frederic P. Miller, Agnes F. Vandome, John McBrewster: non saranno scrittori di fantascienza ma credo che siano gli editori del libro che a quanto so è di 196 pp. ed è un libro pubblicato su ordinazione (ossia è stampato dietro pagamento, vista l'attività dei tre tizi). Ma tu che lo possiedi mi potrai dare notizie più esatte sicuramente e magari dare ulteriori spunti con riferimenti più precisi.

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