La Guerra Civile Americana 1861-1865
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La battaglia di Gettysburg: primo giorno, tardo pomeriggio e sera

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Messaggio  Benjamin F. Cheatham Mar 5 Mag 2015 - 18:21

Bel resoconto, attendo il seguito!

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Messaggio  Giancarlo Mer 6 Mag 2015 - 7:53

Da questo resoconto (ottimo fino ad ora), la figura di Hill appare sotto un'altra luce. Fino ad oggi si pensava che le manovre del terzo corpo durante il primo giorno fossero state condotte direttamente da Lee. Ennesima conferma che un grosso contributo alla sconfitta, lo diedero proprio i suoi subordinati: su Longstreet sono stati consumati fiumi d'inchiostro, Ewell fu poco incisivo ed anche Hill combinò qualche sciocchezza. Stuart poi non c'era proprio.


Ultima modifica di Giancarlo il Gio 7 Mag 2015 - 20:42 - modificato 1 volta.
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Messaggio  R.E.Lee Mer 6 Mag 2015 - 12:17

...e non c'era neppure Jackson....

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Messaggio  FlavioLX Dom 10 Mag 2015 - 19:00

(segue dal post del 5 maggio 2015)

L'attacco condotto dalle brigate Daniel e Ramseur della divisione Rodes a nord della Chambersburg Pike fu eseguito con determinazione e perizia e in breve tempo la posizione nordista risultò insostenibile costringendo le unità federali a ripiegare, ritirarsi o, soprattutto nel settore della brigata Paul, a fuggire disordinatamente lasciando nelle mani degli incalzanti confederati decine di prigionieri.

A nord e nord-est di Gettysburg intanto Early aveva schierato la propria divisione, la brigata di Gordon a destra, quella di Hays al centro e quella di Avery sulla sinistra, lasciando quella di William "Extra Billy" Smith in retroguardia con il compito di controllare gli accessi a est sulla York Pike.

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Il generale Oliver O. Howard, assunto, per anzianità dopo la morte di Reynolds, il comando di tutte le forze nordiste in campo, aveva schierato due divisioni del suo XI Corpo a nord della cittadina lungo un ampio arco che andava dalla Mummasburg Road al Blocher's (Barlow's) Knoll, con il supporto di tre batterie di artiglieria, mentre le due brigate della divisione di von Steinwehr, con le restanti due batterie del Corpo, veniva invece tenuta di riserva su Cemetery Hill. (Poco dopo l'inizio dell'attacco confederato però la brigata Coster venne fatta avanzare sul margine nord di Gettysburg, lasciando sul colle la sola brigata del Col. Orlando Smith.)

La debolezza della posizione scelta da Howard era data, oltre che dall'insufficienza delle forze impiegate per difendere un fronte così vasto e su un terreno sfavorevole, dall'avere i suoi fianchi per aria (a sinistra non c'era raccordo con il I Corpo di Doubleday). A ciò si aggiungeva, a gravare pesantemente sul morale dell'XI Corpo, la batosta subita poche settimane prima a opera di “Stonewall” Jackson con la sua manovra sul fianco a Chancellorsville e la nomea di stampo razzista e xenofobo nell'ambito dell'Armata del Potomac dovuta alla presenza di svariati reparti costituiti soprattutto da immigrati dell'Europa centrale.

Dopo un intenso e prolungato fuoco di artiglieria, Early mandò la brigata Gordon all'attacco del fianco destro della divisione federale di Barlow mentre la brigata Doles della divisione Rodes, rimasta fino a quel momento a proteggere il fianco orientale di questa senza venir impiegata nelle azioni a nord della Chambersburg Pike, ne attaccava il fianco sinistro.

La linea federale presto si sfaldò e iniziò una rotta generale dei nordisti i quali in preda al panico abbandonavano armi ed equipaggiamento dandosi a una fuga disordinata attraverso la città. Intorno alle 16 le brigate confederate di Hays e Avery, subentrate a quella di Gordon, travolta la brigata di Coster, si lanciarono all'inseguimento dei federali lungo le strade di Gettysburg facendo migliaia di prigionieri.

A occidente l'impiego delle brigate di Pender in supporto attivo agli attacchi di Brockenbrough e Pettigrew (1) avrebbe permesso non solo di sostenere ben minori perdite, ma anche di attaccare Seminary Ridge senza dare il tempo ai federali di organizzare una difesa. Ma così non fu. Ulteriore tempo, 15-20 minuti, venne loro dato poi dalla decisione di Pettigrew, che aveva assunto il comando della divisione dopo il ferimento di Heth, di interrompere l'azione per riorganizzare le proprie unità esauste.

Su Seminary Ridge infatti i federali erano riusciti ad allestire, con i reparti che avevano dovuto abbandonare McPherson's Ridge, una nuova linea di difesa fondata sulle batterie che Wainwright, il comandante dell'artiglieria del I Corpo, aveva provveduto a schierare, 21 pezzi  in totale di cui 17 schierati su una linea compatta a nord del seminario, e che disponevano di campo aperto per il proprio fuoco.
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Alle 16 Hill diede ordine a Pender di scavalcare le brigate di Pettigrew e andare all'attacco, senza che nessuna delle batterie a disposizione (i battaglioni di Garnett e Poague, così come la brigata Thomas di Pender, erano ancora di riserva ai piedi di Herr Ridge) venisse spostata su McPherson's Ridge al fine di operare con fuoco di controbatteria.

Pender mise in movimento le tre brigate di cui disponeva con Scales a sinistra (a cui si erano uniti sulla destra anche i sopravvissuti del 26° North Carolina della brigata di Pettigrew), Perrin al centro e Lane sulla destra, dando ordine tassativo di non fermarsi per rispondere al fuoco.

I reggimenti di Scales discesero McPherson's Ridge e continuarono ad avanzare malgrado venissero fatti oggetto di uno sbarramento devastante da parte della fanteria e dell'artiglieria federali che in pochi minuti ne fece a pezzi le linee, interrompendone l'avanzata a cento metri dal seminario. Quella sera la brigata avrebbe potuto contare soltanto su 500 dei 1.350 uomini che ne facevano parte prima dell'attacco.

Lane, poco dopo aver iniziato l'avanzata, perse presto contatto con la brigata di Perrin effettuando una conversione a destra di tutta la sua brigata per occuparsi del solo 8° Illinois di Gamble che operava sul suo fianco.

Questa azione di Lane sulla destra e il disastro in cui era incorso Scales a sinistra (insieme all'ingiustificata decisione di Hill di tenere la brigata Thomas di riserva), fecero sì che Perrin venne a trovarsi isolato nel condurre l'attacco al centro di Seminary Ridge. Manovrando i suoi reggimenti con intelligenza tattica e audacia, Perrin tuttavia fu in grado di cadere sul fianco sinistro dei federali e, muovendo da sud verso nord, spezzarne in cascata la resistenza.

Alle 16.30 le azioni di Pender a sud e di Rodes a nord avevano finalmente avuto ragione della strenua lotta sulle alture occidentali di Gettysburg di ciò che rimaneva del I Corpo di Doubleday

Robert E. Lee, giunto su Seminary Ridge, scrutando ed esaminando con cura la situazione, vide i Federali in completa ritirata, con migliaia di uomini in fuga caotica attraverso la città e altri invece che procedevano stancamente verso le alture a sud di essa.  

Ormai Lee sapeva di aver sconfitto soltanto due Corpi nordisti e, avendo fatto tesoro delle informazioni dettagliate fornitegli dallo scout Harrison alcuni giorni prima, sapeva anche che un terzo sarebbe giunto presto e altri seguivano poco più indietro. Il tempo era un fattore decisivo e Lee non poteva concedersi il lusso di permettere a Meade di concentrare la sua armata e riorganizzare le unità superstiti. L'iniziativa era nelle sue mani e non poteva abbandonarla. Doveva sfruttare il successo conseguito e incalzare il nemico senza dargli tregua.

Lee diede quindi ordine a Hill di far avanzare le sue batterie di artiglieria e aprire il fuoco sul nemico in ritirata e su quello che si era posizionato su Cemetery Hill. (2) Ordinò anche al Brig. Gen. Pendleton, comandante nominale dell'artiglieria dell'armata, di determinare
“se non si potessero trovare sulla destra delle postazioni che consentissero di prendere d'infilata la vallata tra la loro posizione e la città e le batterie nemiche nei suoi pressi”(3)

I battaglioni di artiglieria di Garnett e Poague giunsero alla base di Seminary Ridge ma Pendleton decise di non schierarli in attesa che il suo staff potesse trovare una buona postazione per il loro utilizzo.(4) Egli stesso compì una ricognizione personale trovando una buona posizione dove l'Hagerstown Road scavalca Seminary Ridge a distanza di tiro utile dalle alture a sud della città. Nel suo rapporto scrisse che il Brig. Gen. Ramseur - il quale non fa menzione  dell'episodio - venne da lui chiedendogli di non aprire il fuoco a causa della posizione esposta dei suoi uomini in città.(4)

Malgrado l'ordine di Lee quindi Pendleton decise che
“se non nell'ambito di un assalto combinato...  sarebbe stato peggio che inutile aprire il fuoco in quella direzione.”(5)
e ordinò alle batterie di restare in copertura e attendere ordini.

Se si considera che, come si dirà, Ewell, Early e Rodes nel frattempo stavano convincendosi che una loro eventuale azione tesa a incalzare i federali avrebbe richiesto una qualche assistenza da parte del III Corpo, non è azzardato affermare che la decisione di Pendleton abbia avuto un certo peso sugli eventi che seguirono.

C'è chi sostiene che, tra le ragioni sottostanti la riorganizzazione dell'artiglieria dell'armata dopo Chancellorsville con la sua spartizione sui tre Corpi senza una riserva di armata, ci fosse anche la necessità di Lee, il quale non poteva formalmente liberarsi di Pendleton, di esautorarlo di fatto minimizzandone il ruolo in battaglia.

Mentre Pendleton s'ingegnava a dare l'ennesima prova della sua mediocrità, Lee era a colloquio con A.P.Hill in merito alla possibilità di condurre un attacco finale al nemico. Hill, ritenuto comunemente un comandante energico, a riguardo affermò che
“Avendo l'impressione che il nemico fosse completamente in rotta e che le mie due divisioni fossero sfinite per le quasi sei ore di duri combattimenti, la prudenza mi portò a ritenermi soddisfatto di quanto conseguito e a non spingere in avanti truppe esauste e necessariamente confuse che avrebbero probabilmente incontrato forze fresche del nemico.”(6)

E' curioso constatare come Hill, pur avendo assunto fino a quel momento un ruolo marginale, se non nullo, di guida delle azioni dei suoi uomini, che avevano lungamente impegnato e poi sconfitto nel corso della giornata quelle che si erano mostrate essere le migliori truppe federali, si facesse degli scrupoli a ripetere l'impresa contro un nemico del tutto disorganizzato utilizzando i reparti freschi e i battaglioni di artiglieria di cui ancora disponeva.

E' altrettanto stupefacente poi che Hill si dichiarasse appagato da tale vittoria parziale e incompiuta e non si rendesse conto, a differenza di molti altri, Robert Lee in testa, che c'erano risorse e ore di luce sufficienti per assestare un colpo definitivo. Era ciò che pensavano del resto numerosi ufficiali confederati. E non solo confederati, visto che lo stesso Col. Charles S. Wainwright, il capo dell'artiglieria del I Corpo, ebbe a dire in merito alla sconfitta della sua unità:
“Non avevo alcun dubbio che mi sarebbe toccato andare a Richmond [come prigioniero di guerra]. Non c'era nulla con cui si sarebbe potuta arrestare l'avanzata della linea dei ribelli.”(7)

Se è sicuramente vero che se non si poteva chiedere altro alle quattro brigate di Heth e alle brigate Scales e Perrin di Pender, le brigate di Lane e Thomas erano praticamente intatte e potevano schierare circa 3.000 uomini.

Per quanto riguarda l'artiglieria invece, le batterie del battaglione di Pegram erano state impegnate per ore subendo alcune perdite ed erano per la gran parte a corto di munizioni,  ma quelle di McIntosh, pur avendo lavorato molto, erano ancora in condizione di essere utilizzate.

Tra queste inoltre era presente la batteria del 2° Hardaway Alabama Artillery, la quale, con i suoi due cannoni rigati a retrocarica “Whitworth” da 12 libbre e due cannoni rigati da 3”, costituiva la miglior batteria a lunga gittata di tutto l'esercito confederato e avrebbe potuto andare ad aggiungersi ai battaglioni Garnett (15 pezzi) e Poague (16 pezzi) già presenti ai piedi di Seminary Ridge portando la disponibilità totale a 35 pezzi.

Non bisogna dimenticare poi che su Schoolhouse Ridge, a circa due miglia a ovest di Seminary Ridge, era presente l'intera divisione Anderson, più di 7.000 uomini in 5 brigate e con 17 cannoni delle tre batterie del battaglione divisionale, per quanto sia necessario tener presente che l'utilizzo di tale divisione avrebbe richiesto tempo e presumibilmente l'attacco non sarebbe potuto iniziare prima delle 18.30 circa, orario che avrebbe comunque consentito di sfruttare un'ora circa di luce.

A conti fatti Hill poteva contare, in ultima analisi, su almeno 10.000 uomini e più di 60 cannoni a cui si sarebbero contrapposti unità federali battute e stanche (se si eccettua la brigata Smith - 1.600 uomini circa - della divisione von Steinwehr che, come si è visto, Howard aveva tenuto di riserva su Cemetery Hill) e che di certo non erano in condizioni di poter sostenere un attacco su grande scala preceduto da un intenso bombardamento. Se poi si aggiunge a tutto questo l'eventuale partecipazione all'attacco di parte delle unità di Rodes e di Early del II Corpo di Ewell, è lecito presumere che per i Federali sarebbe stato impossibile mantenere la linea su Cemetery Ridge.

Ma l'A.P.Hill di Gettysburg, in quel primo luglio come nei due giorni successivi, era un uomo diverso da quello che fino a poco prima aveva brillato sotto Jackson e del quale a suo tempo Lee diceva essere il miglior generale a sua disposizione dopo “Stonewall” e Longstreet.

Robert E. Lee, che non dubitava mai della buona fede dei suoi subordinati, ne accettò le affermazioni in merito all'impossibilità di portare avanti l'azione. Forse Lee sbagliò in quel frangente a non esercitare qualche pressione sul comandante del III Corpo, ma comunque a quel punto decise di rivolgere le sue attenzioni a Ewell e alle due divisioni del II Corpo, che si trovavano del resto molto più vicine all'obbiettivo, per completare la vittoria. Chiamò perciò a sé il Mag. Walter Taylor per istruirlo sugli ordini da trasmettere a Ewell. (Continua.)


Note:

  1. Pender durante l'attacco prese l'iniziativa di inviare il suo aiutante a Heth offrendogli assistenza, ma Heth rifiutò l'offerta.
  2. Douglas S. Freeman, “R.E.Lee”, v.3, pag. 71
  3. OR, p.2, pag. 349: http://ebooks.library.cornell.edu/cgi/t/text/pageviewer-idx?c=moawar&cc=moawar&idno=waro0044&node=waro0044%3A2&view=image&seq=351&size=100
  4. ibid.
  5. ibid.
  6. OR, p.2, pag.607 http://ebooks.library.cornell.edu/cgi/t/text/pageviewer-idx?c=moawar&cc=moawar&idno=waro0044&node=waro0044%3A2&view=image&seq=609&size=100
  7. Charles S. Wainwright, A Diary of Battle, July 1, 1836, pag. 236
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Messaggio  Benjamin F. Cheatham Dom 10 Mag 2015 - 23:07

Insomma Hill, alla sua prima esperienza come comandante di corpo, lasciò molto a desiderare se così possiamo dire...

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Messaggio  R.E.Lee Lun 11 Mag 2015 - 21:05

...leggendo l'interessante resoconto di Flavio si evincono in effetti delle responsabilità a carico di Hill. Ma guardando la cartina postata e da quello che avevamo già appreso in precedenza da varie fonti, la situazione più "invitante" si presentò sul fianco sx dello schieramento confederato: Lo Schieramento unionista colà stanziato, era infatti in ritirata /rotta/si salvi chi può! e Ewell non affondò il colpo. Magari gli unionisti avrebbero in qualche modo rintuzzato l'attacco chissa....ma provarci era quasi un obbligo

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Messaggio  FlavioLX Lun 11 Mag 2015 - 23:30

R.E.Lee ha scritto:... Lo Schieramento unionista colà  stanziato, era infatti in ritirata /rotta/si salvi chi può! e Ewell non affondò il colpo. Magari gli unionisti avrebbero in qualche modo rintuzzato l'attacco chissa....ma provarci era quasi un obbligo

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E infatti dal prossimo post tornerò finalmente nel merito delle tesi di Coddington riportate così efficacemente da Forrest e al tema di ciò che Ewell sarebbe stato tenuto a fare a fronte dell'ordine ricevuto. (Mi scuso con tutti sia per la lentezza della mia produzione finora sia per le mappe inserite che lasciano molto a desiderare.)

Permettetemi soltanto di chiarire, al fine di evitare equivoci e fraintendimenti, che inizialmente non era mia intenzione né fornire un resoconto cronicistico delle ore precedenti l'ordine di Lee a Ewell né tantomeno dirottare l'attenzione o la critica dalla figura di Ewell a quella di A.P.Hill, per quanto, come mi pare sia emerso, io personalmente ritenga che quest'ultimo abbia compiuto diversi errori in quella giornata (e nelle successive).

Dopo il mio primo post però e leggendo alcuni commenti su questo thread e altri, ho ritenuto opportuno e utile fare un passo indietro ed esporre brevemente quanto accaduto nelle prime ore del pomeriggio per cercare di:

  • fornire un quadro di come - e anche attraverso quali decisioni ed errori - si era determinata la situazione sul campo delle 16.30;
  • descrivere quali fossero stati i passaggi salienti e la dinamica delle valutazioni di Lee -  che si possono evincere dalle sue decisioni - nel corso dell'evolversi di tale situazione fino a quel momento;
  • introdurre una serie di elementi e di concetti che torneranno poi utili nell'ambito della mia personalissima e modestissima analisi delle tesi di Coddington.

Spero di aver centrato almeno parzialmente i primi due obbiettivi e mi auguro di riuscire a fornire spunti interessanti per il terzo. A presto!

Flavio
P.S. Ringrazio tutti coloro che fin qui, pubblicamente o privatamente, hanno avuto parole di apprezzamento e d'incoraggiamento.
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Messaggio  Giancarlo Mar 12 Mag 2015 - 7:30

Flavio vai avanti così che vai benissimo!
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Messaggio  R.E.Lee Mar 12 Mag 2015 - 9:20

Giancarlo ha scritto:Flavio vai avanti così che vai benissimo!

....mi associo....aggiungo pure che non era mia intenzione metterti i classici bastoni tra le ruote!

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